Torniamo a bomba con una delle rubriche che personalmente mi divertono di più, ovvero il Re-draft, dove prendiamo in esame il draft di due stagioni prima, tirando le somme su quello che è stato; molti scouts e coaches NFL sostengono che una scelta al draft per essere valutata correttamente necessiti di un paio di stagioni ed io da bravo scolaretto le lascio passare per poi stilare un commento sempre personalissimo e quindi opinabile.

1st round, 29th pick : Dominique Easley – DL – Florida

Partiamo dicendo subito che adoro questo giocatore, impazzisco per i lineman di difesa con questo tipo di build fisico, veloci, scattanti, esplosivi e forti nel blitz, ed Easley è tutto questo; Easley però, nasce da subito come una scommessa, il talento c’è ed è cristallino, ma lo sono anche i suoi problemi fisici, motivo per il quale Easley scivolò fino ad arrivare ai Pats, coi Chiefs che poco prima scelsero Dee Ford, altro obiettivo meno affascinante di Easley ma anche con molti meno acciacchi. La scommessa fino ad ora si può dire parzialmente persa, perchè se in pre-season e scampoli di gare ufficiali Easley ha mostrato di essere l’animale che conosciamo, gli infortuni lo hanno tallonato e gli han fatto saltare un numero notevole di appuntamenti. 11 gare nella sua stagione da rookie più altre 11 in quella passata fanno 22 gare a disposizione su 32 (playoffs esclusi) ed è davvero complicato dire che la scommessa sia stata azzeccata.

GRADE : C+

 

2nd round, 62nd pick : Jimmy Garoppolo – QB – Eastern Illinois

Di Garoppolo, tolto il suo sorriso a 65 denti, il ciuffo alla Clark Kent ed il mento alla Action Man, non abbiamo visto praticamente nulla, se non scampoli di pre-season dove è sembrato davvero capace di leggere le difese e di lanciare traiettorie chirurgiche, contro però le seconde e terze linee delle eventuali avversarie. Il nostro caso preferito ovvero “deflate-gate” rischia di regalarci qualche partita del #10 ma questo lo sapremo solo quando a Roger Godell passerà il ciclo mestruale, quindi per ora non si può valutare il giocatore, che a detta di tutto lo staff ha fattpo vedere cose egregie durante la preparazione delle gare impersonando i QB’s avversari. Per concludere, va detto che questo tipo di selezione non aveva pretese immediate e si sapeva fin da subito che sarebbe stato un progetto a lungo termine.

GRADE : SV

 

4th round, 105th pick : Brian Stork – OL – Florida State

CiccioBello Stork è una delle picks di maggiore successo delle passate stagioni; catapultato nella linea titolare alla sua prima stagione da rookie, finisce addirittura per essere il centro titolare ed avere l’onore di farsi sfiorare le natiche da Mr.Brady ad ogni snap. Non solo, ma quando la tua stagione da rookie termina con una bella patch sulla divisa che dice “SuperBowl” ed un anello, tendenzialmente significa che in NFL ci puoi stare, e anche bene. Nella stagione scorsa ha saltato qualche gara, per tornare poi come centro titolare, ma all’occorrenza ha saputo travestirsi da guardia per sopperire alla moria di giocatori (e talento) nel reparto. Travestimento non riuscitissimo, di quelli dove ti metti gli occhiali e i baffi ma alla fine si vede che sei tu,e che il tuo posto non è esattamente quello, perchè duttile sì, ma dominante ovunque no. La linea ha ancora molte incognite e Scarnecchia dovrò rimetterla in piedi, ma i Pats hanno il loro centro,

GRADE : B+

 

4th round, 130th pick : James White – RB – Wisconsin

Tutti sanno che coach Belichick adora nutrirsi di scelte anche di basso livello nei rounds pur di averne molte, e questo accade perchè nella quantità di prospetti si nasconde la qualità; è molto più facile trovare giocatori utili scegliendone 3 al quarto giro piuttosto che 1 solo al primo o secondo. James White è l’esatta rappresentazione di quello che a mio modo di vedere può essere una 4th round pick, ovvero un giocatore capace di stare in campo, adatto allo schema di gioco nel quale va inserito, che col tempo può divenire affidabile per il suo QB. Passa dal giocare 3 gare nella sua stagione di esordio, a giocarne 14 quest’anno, collezionando ben 6 touchdowns, 4 in ricezione e 2 su corsa. Scelta positiva per il nostro staff, che ha fatto crescere, in casa, quel prototipo di runner/ricevitore tanto caro a Brady e alla nostra offense.

GRADE : B+

 

4th round, 140th pick : Cameron Fleming – OT – Stanford

Il team ha deciso di trattenere il tackle con un offerta da 600.000 dollari per la prossima stagione, nella quale verosimilmente si troverà a combattere per essere il primo tackle dalla panchina, dietro a Nate Solder e probabilmente dietro anche a Waddle. Costretto a giocare spesso nell’ultima stagione, Fleming ha ricordato a tutti se ce ne fosse bisogno, quanto contino delle riserve di livello nella linea offensiva quando hai un QB a cui piace lanciare e lo fa anche molto bene. Il suo apporto è stato insufficiente, tant’è che adesso, a fine marzo 2016, ci accingiamo al prossimo draft dove nella classifica di “needs” abbiamo ancora, saldamente al numero 1, la posizione di tackle.

GRADE : D

 

6th round, 179th pick : John Halapio – OG – Florida

Quando, giocando da guardia, riesci addirittura a farti tagliare dai Pats che di guardie ne hanno bisogno sempre come il pane, vuol dire che forse di te è giusto che ci rimanga questo bel ricordo di Samoano pacioccone e basta. Due scelte dopo Halapio, i Texans hanno scelto Alfred Blue, runningback che ad oggi continua a giocarsela per il ruolo da titolare ad Houston, elemento che a noi avrebbe fatto decisamente più comodo del buon Halapio.

GRADE : E

 

6th round, 198th pick : Zach Moore – DE – Concordia

Moore è un giocatore enigmatico; alzi la mano chi ricorda altri giocatori usciti da Concordia …. appunto. Ha le carte in regola per diventare un difensore di rotazione in una lega dove i defensive end della sua stazza scarseggiano e vengono pagati in gettoni d’oro, ma al momento, secondo quanto riporta il sito Rotoworld.com, è a roster dei Minnesota Vikings e quindi non è più affar nostro. La scelta però aveva avuto senso, perchè il ragazzo aveva distrutto ogni record di sacks nel suo seppur piccolo campionato scolastico, ed era una posizione dove era necessario intervenire.

GRADE : C-

 

6th round, 206th pick : Jemea Thomas – DB – Georgia Tech

Giocatore che si è completamente perso nei meandri della NFL, dopo il taglio colleziona 2 gare ai Titans e una brevissima (meno di una settimana) esperienza dalle parti dei Cowboys. E’ veramente un peccato, io avevo messo il bollino a questo ragazzo convinto fosse la “steal” del nostro draft, un cornerback rapidissimo e violento nel buttare a terra l’avversario, bassino sì, ma esplosivo. La sua fisicità in quel ruolo è molto ricercata dai Pats, che ad oggi in quella posizione usano Chung, e Thomas poteva davvero essere il sostituto di Kyle Arrington, elemento che ad oggi non abbiamo ancora saputo sostituire, sperando che il rookie Roberts riesca a ricoprire magari già dal prossimo anno quella posizione.

GRADE : E

 

7th round, 244th pick : Jeremy Gallon – WR – Michigan

Ah…il fascino che hanno per noi i prospetti usciti da Michigan…mmm. Peccato che di Brady ne esca uno ogni 50 anni. Gallon mi esaltava, il classico ricevitore piccolo, fulmineo e multi funzionale che sarebbe esploso sotto Belichick e Brady, peccato che non riuscì nemmeno ad entrare nei 53 del roster definitivo quello stesso anno. Gallon sta cercando fortuna ad Oakland dove lotta per un posto nell’armadietto dell’inserviente, e fa male vedere l’ennesima scelta dedicata ad un ricevitore andare sprecata, un pò come successo con Josh Boyce, stesso tipo di giocatore, e (quasi) stessa fine, ma qui si parla di un altro draft.

GRADE : E

Valutazione finale

I draft riusciti sono altri, ed il 2014 non è esattamente il prototipo di draft che lo staff dei Patriots mostrerebbe in giro con orgoglio. E’ difficile criticare il draft di una squadra che quell’anno va poi a vincere l’anello, ma dobbiamo guardare in faccia la realtà, in una lotteria dove abbiamo scelto ben 9 giocatori, solo i 4 della foto qui sopra possono dirsi scelte azzeccate, o per lo meno dal valore potenziale, con le ultime 4 selezioni che non fanno nemmeno più parte nè dei titolari, nè della practice squad. Si potrebbe discutere sul fatto che tirare fuori 4 potenziali starter da un singolo draft è un lavoro ben fatto e sarebbe guardare il bicchiere mezzo pieno, perchè significa ignorare gli infortuni costanti (e annunciati) di Easley, e ignorare il fatto che White, benchè sia diventato importante, lascia comunque un paio di spot da riempire nel reparto davanti a lui.

OVERALL DRAFT GRADE : C+

 

 

Written by francescoc

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