Mac Jones o Bailey Zappe? sensazione di Déjà vu?

L’anello di Bledsoe.

Drew Bledsoe | The Patriots Hall of Fame

Tutti o quasi conoscono la narrativa dell’esordio di Brady. E’ il 23 Settembre 2001 e i Patriots
giocano contro i Jets rivali di divisione, il linebacker Mo Lewis colpisce duramente Drew Bledsoe e
in campo entra un ragazzino scelto al 199esimo post nel draft dell’anno precedente. Il resto è
storia.


Ma la giornata che consacra l’inizio dell’epopea di Brady e della dinastia rappresenta anche la fine
di una lunga storia d’amore, quella tra i Patriots e uno dei più rappresentativi e amati qb della
storia della franchigia.

Drew Bledsoe voted into Patriots Hall of Fame

Drew Bledsoe viene selezionato come prima scelta assoluta del draft 1993 firmando un mega
contratto da 14,5 milioni di dollari per 6 anni (ai tempi i contratti dei rookie non erano già pre
determinati come oggi). I Patriots arrivavano da un periodo molto buio con sei stagioni senza
playoff culminate con l’umiliante record di 2-14 della stagione 1992 e su Bledsoe si riversano tutte
le speranze di ambiente e tifosi.

Il nuovo condottiere non tradisce le aspettative e alla seconda stagione si registra l’atteso ritorno ai playoff con Bledsoe che si guadagna la prima convocazione al Pro bowl dopo un’annata nella quale spicca come il secondo qb della lega per passaggi completati.

L’anno successivo i Patriots vivono una stagione complicata ma la stima del nuovo proprietario
Robert Kraft appare immutata tanto che a Bledsoe viene offerto un monumentale contratto (per
l’epoca) di 42 milioni di dollari in 7 anni. Per gli amanti del cinema, l’episodio è narrato nelle prime
scene del film Jerry Maguire nel quale Tom Cruise è un giovane e idealista agente sportivo. L’ex
prima scelta ricambia la fiducia e nel 1996 conduce la squadra al secondo Super Bowl della storia
della franchigia perso contro i Packers del mitico Brett Favre e del terribile ritornatore Desmon
Howard (che otterrà il riconoscimento di mvp della gara dopo un ritorno da 99 yards che di fatto
deciderà la partita).

Negli anni successivi i Patriots alterneranno luci ed ombre e si cambieranno diversi coaches, dal mitico Bill Parcells ad un giovane Pete Carrol fino alla firma di Bill Belichick, ma Bledsoe rimarrà l’indiscusso leader e simbolo della squadra.

Nel Marzo del 2001 firmerà un nuovo contratto record da 10 anni per 103 milioni di dollari e in quel momento nessuno potrebbe pensare che Bledsoe stia andando verso la sua ultima stagione in maglia Patriots.


Dopo circa due mesi dall’infortunio il giocatore ritorna disponibile ma il posto da titolare è ormai
nelle mani del giovane Brady. In realtà la situazione non è cosi definita perché le prestazioni del
futuro 7 volte campione del mondo non sono ancora cosi convincenti e Bledsoe è ancora nel cuore
di molti. Lo stesso Brady recentemente ha dichiarato che se avesse perso la partita di playoff
contro i Raiders (quella della famosa tuck rule di cui parleremo prossimamente) probabilmente
avrebbe perso il posto da titolare nella stagione successiva.

Secondo alcuni Belichick aveva fiutato l’affare di tenersi un qb a basso costo al posto dello strapagato Bledsoe e di una possibile ricca trade (l’anno successivo venne spedito a Buffalo in cambio di una prima scelta al numero 14).

Are Tom Brady and Drew Bledsoe Friends?


Qualunque cosa sia effettivamente successa, Bledsoe resterà in sideline per quasi tutte le partite
successive distinguendosi per un atteggiamento positivo e rispettoso della squadra che lo stesso
Brady non mancherà di ricordare in varie circostanze. Peraltro lo stesso Bledsoe in una lunga e
recente intervista sull’argomento non mancherà di sottolineare come il rapporto con il suo ex
backup sia stato sempre positivo nonostante un inevitabile retrogusto amaro.

Ma il ruolo dell’ex titolare non si limitò al sostegno dall’esterno perché il destino gli diede un ulteriore possibilità di essere protagonista in campo. Nella finale di conference contro gli Steelers di coach Bill Cowher i pronostici non sembravano dare scampo ai Patriots che tuttavia si trovano a condurre grazie ad
una gagliarda gara di difesa e special team. A meno di due minuti dalla fine del primo tempo, Tom
Brady esce per infortunio e viene sostituito da Bledsoe che orchestra un drive che termina con un
bellissimo lancio su Davide Patten che sarà anche l’unico td offensivo della serata. I Patriots si
guadagnano la terza apparizione al Super Bowl della loro storia e la prova del vecchio condottiero è talmente convincente che in molti pretendono di vederlo in campo titolare nella sfida finale
contro i Rams.

Coach Belichick deciderà diversamente e quella sarà anche l’ultima gara dell’ex
prima scelta in maglia Patriots ma sulla corsa che portò al titolo c’è anche la sua firma. Nel 2011
quando Bledsoe venne introdotto nella hall of fame di New England, lo stesso Belichick enfatizzò il
suo ruolo nella costruzione della squadra che stava aprendo un’incredibile ciclo di vittore.
Quel Super Bowl sicuramente Bledsoe lo avrebbe voluto giocare da titolare, ma l’anello se lo è
meritato ampiamente.

Jimi Muttoni@PatriotReign

Written by francescoc

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