Andiamo a ripercorrere ed analizzare a freddo le scelte dei nostri in quel di Las Vegas.

Come molti avevano pronosticato, la notte dei Patriots si apre con una trade che ci vede scendere di qualche posizione : Belichick indossa il passamontagna e rapina i Chiefs, che cedono la 29 overall in cambio della nostra 21, e riceviamo inotlre la terzo round 94 overall e la quarto round 121 overall.

Si diceva che fosse “smart” in questo draft fare incetta di picks e così Belichick ha fatto.

  • pick n.29 overall = COLE STRANGE / G / Chattanooga

Sul fatto che fosse opportuno per i Patriots draftare Strange, nessuno lo mette in dubbio, anzi molti lo avevano addirittura pronosticato (tra cui noi, nel nostro mock) ma che arrivasse addirittura al primo round davvero nessuno se lo poteva immaginare, con grazia di coach McVay che ha addirittura interrotto la sua conferenza stampa per sorridere della “reach” di Bill Belichick, dicendo ai microfoni “…ed io che pensavo potessimo prenderlo alla 104 overall…”.

La prima cosa che viene spontaneo pensare è ricordare nel 2005 la scelta di Logan Mankins, che venne fuori dal nulla e fu considerato un vero reach, salvo poi fare una carriera da All Pro ai Pats.

La seconda è la similitudine con Thuney, anche in termini meramente di misurazioni, come qualche utente ci ha fatto notare nella chat di Telegram e come vi riportiamo qui di seguito.

Per quanto riguarda il test atletico denominato RAS (Relative Athletic Score) tra tutte le guardie scelte nei draft negli ultimi 25 anni, Strange ha registrato il 7 miglior test tra i quasi 1300 atleti testati nel ruolo. Il fatto che abbia giocato anche centro ne aumenta poi la versatilità.

Capisco benissimo che non sia una pick sexy, con altre need che ai nostri occhi sembravano più impellenti e tanto tanto talento ancora disponibile, ma provate a vederla così :

Cole Strange sostituisce pronto dal giorno uno Ted Karras, che non siamo riusciti a rinnovare, e Mike Onwenu può tranquillamente prendere il posto di Mason, ed è ancora in rookie contract. So che è difficile godere di queste operazioni mentre gli altri prendono cornerback con le collane di diamanti e ricevitori con i guanti personalizzati, ma abbiamo sostanzialmente mantenuto il livello della OL spendendo 1/5 di cosa ci poteva costare mantenere Karras e Mason, che a mio modestissimo parere sono stati lasciati andare/ceduti perchè già si sapeva che si sarebbe voluto operare in questa direzione al draft.

Per il quarto anno consecutivo, New England effettua una trade per salire nel secondo round, scambia ancora una volta con Kansas City, e sale di 4 spots, dalla sua 54 alla 50, mandando a KC anche la scelta 158 overall.

  • pick n.50 overall = TYQUAN THORNTON / WR / Baylor
  • You wanted speed? you got SPEED!

    I Patriots decidono di salire di qualche posizione e prendere quello che consideravano il loro uomo in questa classe di ricevitori; a testimonianza di questo il fatto che Thornton viene scelto con ancora sulla board ricevitori più quotati dai media come Skyy Moore e Geroge Pickens.

    Il direttore del personale Matt Groh qualche giorno fa aveva dichiarato : ” … il nostro approccio deve essere quello di andare a prendere l’uomo che vogliamo, bisogna avere un atteggiamento attivo, non puoi stare fermo e sperare che ti arrivi ciò che vuoi…”, ed in effetti così è stato.

    Quando ha risposto poi alle domande dei reporter che gli hanno chiesto come mai Thornton, visto che non risponde al ricevitore-tipo che piace ai Pats, la sua risposta è esilarante, e rende l’idea di come spesso le nostre idee siano ridicole rispetto a come opera un team :

    ” ...io non sono qui da tanto perciò non posso rispondere per tutta la storia dei Patriots, ma mi sembra che possiamo tranquillamente dire che Randy Moss non somiglia molto a Wes Welker, eppure hanno funzionato piuttosto bene entrambi…”.

    Del resto ci avevano avvisato ed il messaggio era chiaro, volevano diventare un team più veloce, e come lo stesso Groh ha aggiunto, non ci sono formule magiche, se vuoi una squadra più veloce devi draftare gente veloce, e Thornton non corre, vola.

    Capisco benissimo le perplessità che circondano questa scelta; innanzitutto il “track record” nel draftare in questa posizione non è proprio roseo, con N’Keal Harry ultimo bust di una serie di buchi nell’acqua, e poi molti sono preoccupati per il fisico esile del ragazzo, ma fortunatamente i blocchi di cemento con cui stanno costruendo il nuovo faro del Gillette stadium li sollevano con una gru e non deve sollevarli lui.

    Thornton avrà tutto il tempo per lavorare anche sul suo fisico e mettere su un pochino di massa per permettergli di meglio affrontare i bump delle coperture in press, ma aggiunge sicuramente ciò che mancava al nostro attacco, ovvero una esplosività e velocità che regala a Mac Jones una arma sul profondo che può “stretchare” il campo costantemente e punire come si vede nel prossimo tweet, le difese quando decidono di difendere la corsa e caricare il box.

  • pick n.85 overall = MARCUS JONES / DB-WR / Houston
  • Inizia la sua carriera con due stagioni a Troy, poi si trasferisce a Houston per giocare le ultime due; 13 passaggi difesi e 5 intercetti da senior, 9 touchdowns da ritorno (kick e punt) in tutta la sua carriera al college, a cui aggiunge 1 td da ricezione, con 10 recs per 109 yards, nei pochi snaps che gioca in attacco.

    Un playmaker, esplosivo, veloce, rapido, che non solo rappresenta immediatamente un upgrade su Gunner come ritornatore, ma che va anche a chiudere il buco che verosimilmente Jonathan Jones lascerà allo scadere del suo contratto.

    Ci siamo ritrovati Tyreke Hill in division, abbiamo draftato forse l’unico corner di questa classe che può tenerlo.

    Non pensiate inoltre che le sue misure (altezza circa 1.80 scarso) lo rendano meno abile a coprire; è un corner molto fisico, che in campo appare più grosso di quello che è in realtà proprio grazie alla fisicità con cui gioca.

  • pick n.121 overall = JACK JONES / CB / Arizona State
  • Avere molte scelte, addirittura nello stesso round, ti permette di poter fare qualche esperimento su qualche giocatore rischioso.

    Rischioso, nel caso di Jones, perchè il ragazzo, che a dicembre compirà 25 anni, non sarebbe arrivato al quarto round se non si portasse appresso un fardello di problematiche fuori dal campo che ne hanno condizionato lo sviluppo. Inizia la sua carriera a USC nel 2016, ma nel 2018 è costretto a fermarsi per reati minori. Un passaggio veloce al Moorpark college senza football per poi trasferirsi ad Arizona State.

    Al primo anno diventa leader di squadra per passaggi difesi ed intercetti, salvo poi essere sospeso al secondo anno per aver violato il regolamento di squadra. Nel 2021 è riemerso dagli inferi come una All- Pack 12 honorable mention, con 32 tackles, 1 sack, 3 fumble forzati 3 intercetti e 9 passaggi difesi.

    I Patriots hanno fatto moltissimo lavoro su di lui, che ricorda per come è arrivato fino a qui un pochino la storia di J.C. Jackson, talentuoso anch’esso ma che si portava dietro qualche problema comportamentale.

    E’ molto facile dare subito peso a tutte le difficoltà avute dal ragazzo e pensare che una scelta poteva essere spesa in modo più “safe”, ma Jones è un atleta che è riuscito a ritagliarsi uno spazio nel football ed a proseguire la sua carriera nonostante i vari stop e proprio questa perseveranza potrebbe aver deposto a suo favore, ed arriva comunque in una posizione di need per la squadra dove potrà giocarsi le sue chance mettendosi alle spalle il passato.

  • pick n.127 overall = PIERRE STRONG / RB / South Dakota State
  • Strong spende la sua intera carriera a South Dakota State, dove diventa un importante pedina per l’attacco dei Jackrabbits; in 48 partite totali, registra 631 portate per uno yardaggio complessivo di 4.527 e 40 touchdowns. In aggiunta, riceve 62 passaggi per 581 yards e 3 TD.

    Mi piace la sua stazza, alto 1.80 abbondante per 90 kg e rotti, conformazione da running back numero 1; corre le 40 yards in 4.37. E’ un discreto atleta, anche se il suo gioco, almeno ad oggi, si sposa meglio con un attacco di corse “nord-sud” e non fatto di movimenti e troppe letture. Vale a dire, che in campo aperto ha un ottima capacità di effettuare i tagli giusti, trovare il suo spazio e “make people miss”, trova qualche difficoltà però nello stretto, dove non ha la rapidità per cavare le castagne dal fuoco quando lo schema viene ben difeso nei primi secondi di gioco.

    Questo lo rende meno efficace sui terzi down, ma rimane comunque un valido elemento che potrà sicuramente provare ad inserirsi nella nostra rotazione.

  • pick n.137 overall = BAILEY ZAPPE / QB / Western Kentucky
  • Nonostante Zappe non sia un nome che avete letto spesso immagino documentandovi per questo draft, è un giocatore che arriva ai Patriots dopo anni molto produttivi al college; nella sua unica stagione con gli Hilltoppers nel 2021 ha riscritto i record della FBS lanciando per 5.987 yards e segnando 62 touchdowns.

    Come ha anche dichiarato Groh nella conferenza stampa conclusiva del draft, non bisogna ignorare nessun ruolo anche se si pensa di aver pescato bene nel draft precedente; il ruolo del quarterback è il ruolo più importante nel football ed è anche il ruolo dove un singolo infortunio ti mette più in difficoltà.

    Non c’è ragione per non selezionare un elemento valido se si ritiene possa fare bene nel proprio sistema, e Zappe è il prototipo di quarterback che più si avvicina a Mac Jones ed a quello che vogliono fare i Patriots. In aggiunta, continuare a lavorare sulla qb room mantiene alto il livello di sfida e di concentrazione che tutti devono avere, da Jones a Hoyer fino a Stidham, che ovviamente è quello che sarà maggiormente impattato dall’arrivo di Zappe.

    Come giudizio tecnico sul giocatore, la mia sensazione è che non valga una scelta che considero ancora “alta”; non so se sarebbe potuto arrivare dopo perchè non ho i mezzi per dirlo, e non so ovviamente quali siano i traits che hanno fatto pensare al nostro staff che si potesse spendere una scelta proprio su di lui, ma a me il giocatore non pare abbia sufficienti mezzi per fare carriera in NFL.

    Per farvi un idea tecnicamente parlando più precisa di quella che potrei darvi io vi lascio l’analisi di the QB school che sicuramente risponderà alle vostre curiosità.

    Questa invece la prova di Zappe al Senior Bowl 2022.

  • pick n.183 overall = KEVIN HARRIS / RB / South Carolina
  • Il sesto round si apre con una altra pick investita nel backfield.

    Qui torniamo sui lidi dei running backs più “classici”, siamo nel range dei power back da primo-secondo down. Decisamente più massiccio di Strong, vive la sua stagione migliore nel 2020 concludendo con 1.138 yards corse con 6.2 yards di media ed 1 TD. Nel 2021 si trova ad essere utilizzato un pochino meno ed i suoi numeri calano, complice anche una linea di attacco dei Gamecocks non propriamente di rilievo.

    Harris tende a tirare giù il casco e incornare chi gli si para davanti, piuttosto che cercare di evitarlo. E’ un runner che deve correre tra i tackle, non outside, ma che può prendere quella yard utile a chiudere il down anche quando la difesa sa che correrai.

    Una buona presa che tutela i Patriots qualora non riuscissero a trovare un accordo per il rinnovo dell’altro Harris, Damien.

  • pick n.200 overall = SAM ROBERTS / DT / Northwest Missouri State
  • Il ragazzo tifa Patriots e già iniziamo benissimo.

    Di tutti i fantastici numeri che vedete elencati nel tweet qui sopra, manca forse quello che più potrebbe rappresentare il valore di Roberts, ovvero i ben 5 calci bloccati in carriera.

    Per chi viene selezionato in queste fasi del draft, uno dei modi per assicurarsi il posto in squadra sarà sicuramente lo special team infatti.

    Roberts è un prospetto molto acerbo, ed il salto da Northwest Missouri alla NFL potrebbe essere troppo grande, è però un ragazzo con stazza e potenza, buon pad level al punto di attacco, da il meglio di se contro le corse.

    Sono molto curioso di vedere se saprà diventare un giocatore professionista.

  • pick n.210 overall = CHASEN HINES / G / LSU
  • Nella selezione di Hines ciò che credo sia balzato agli occhi subito è la versatilità (ha giocato LG, C e RG) e la sua potenza sulle corse.

    Ha bisogno di perdere qualche chilogrammo per poter reagire meglio ai movimenti della DL quando davanti gli mettono stunts e blitz ritardati, ma soprattutto ha bisogno di tempo per portare la sua tecnica a livelli sufficienti per la NFL, ma potrebbe essere da subito una buona riserva dietro a Strane e Onwenu nel ruolo di guardia.

    Qui di seguito la offense di LSU contro la difesa di Alabama, dove potete osservare Hines schierato da guardia destra con il numero 57.

  • pick n.247 overall = ANDREW STUEBER / G-T / Michigan
  • Una parola : BIG

    Bella bella presa a fine draft. Questa montagna umana ha la potenza delle guardie e le misure da tackle.

    Nel 2021 i Michigan Wolverines hanno vinto il premio Joe Moore come miglior linea offensiva della nazione, e Stueber è stato votato come third team All big-ten conference.

    Molti coach e scouts NFL lo danno come guardia al livello successivo, data anche la mole che lo rende particolarmente suscettibile ai defensive end più agili, ma sono molto intrigato da questa presa e penso che abbia i mezzi per fare il roster.

    Francesco Cugusi@PatriotReign

    Written by francescoc

    1 Comment

    enrico

    direi che si, mi piacciono tutte le scelte di quest’anno, sul QB non mi pronuncio, sicuramente uno dovevano prenderlo anche per tenere “sveglio” Jones, ma non per altro

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