Dopo le primissime ore di mercato vediamo quali sono state le nostre prime mosse.

E’ chiaro da subito come i fuochi d’artificio dell’anno scorso, dove nelle prime ore di apertura della free agency i Patriots fecero registrare un record per soldi garantiti elargiti (poco più di 150M di dollari) siano ormai lontani da Foxborough, dove si respira aria più tranquilla, dove si torna nel clima familiare del “wait and see”, dove si è affiancati ad ogni grosso nome, che poi puntualmente si accasa altrove.

Ma è una cosa naturale, quando hai poco spazio salariale e quando hai speso molto l’anno prima.

Vediamo dunque come Bill Belichick sta rispondendo alle annose questioni che disturbano il sonno dei tifosi più accaniti.

Linea di continuità

La prima mossa è stata quella di dare un contratto annuale alla safety Devin McCourty, dal valore di circa 9M, per garantire leadership e continuità in una secondaria che ne avrà un grosso bisogno.

Dopo la cessione a metà stagione di Gilmore, e la decisione da parte di J.C. Jackson di firmare con i Chargers, siamo davanti ad uno shift importante tra i defensive backs, ed aver saputo mantenere un leader come D-Mac, autore tra l’altro di un altra buona stagione lo scorso anno, garantisce di avere il solito “braccio esteso del cervello di Belichick” in campo a gestire un gruppo verosimilmente nuovo.

Secondo PFF McCourty è stato la seconda migliore safety nel 2021 per passaggi completati su di lui, dietro a Jordan Poyer dei Bills.

Oltre ad aver fatto un tentativo per J.C. Jackson, che ha preferito la fetta di garantito “upfront” proposta dai Chargers appunto, è stato fatto anche uno sforzo significativo per tenere Ted Karras, titolare a sorpresa della nostra linea di attacco, che ha scelto di firmare invece un triennale coi Bengals, ed andare a proteggere Joe Burrow.

Le firme che sono seguite a queste mosse sono cosiddette “low profile”, mirate a mantenere leadership anch’esse, ma soprattutto depth, e sono state quelle del quarterback Brian Hoyer (se lo chiedete a me, fondamentale vista l’incertezza nel ruolo di offensive coordinator e la necessità di dare a Mac Jones un supporto sicuro nella qb room), firmato per 2 anni a 4M circa, Matthew Slater (1 anno, 2,6M), Nick Folk (2 anni, 5M) e ultimo ma non ultimo, il runningback James White, che ha accettato un biennale da 5M.

Non credo di dire un eresia se dico che questa, sotto sotto, potrebbe essere una delle mosse migliori, nonostante il tentativo di McDaniels di portarselo ai Raiders.

White è mancato tanto a Mac Jones nel suo primo anno, come mancò tanto a Brady nei momenti in cui non riuscì ìad essere in campo. Nella scorsa stagione White ha giocato solo 3 partite (la terza coi Saints durò poco più di un quarto), e riusc’ comunque a registrare ottimi numeri; sulle corse (10 corse, 38 yards, 1 TD) ma soprattutto sui passaggi, dove ricevette 12 palloni (su 14 targets) per 94 yards, e su di lui Jones trovò 5 volte il primo down.

Calcolatrice alla mano, questi numeri su una stagione di 17 partite fanno 102 ricezioni per 799 yards, numeri che sarebbero stati una produzione mostruosa per un giocatore di cui si parla sempre troppo poco e che fortunatamente per noi forse viene anche pagato poco.

L’unico dubbio rimane il recupero fisico, anche se dovrebbe essere a posto.

Operazioni via trade

Ci sono state anche due trades che hanno coinvolto il nostro front office.

Partendo dall’ultima, chi ha ancora il coraggio di dire che Bill Belichick non aiuta Tom Brady? una delle migliori guardie in circolazione, Shaq Mason, viene infatti spedito ai Tampa Bay Buccaneers per una scelta al quinto round di questo Draft.

Ne avevamo parlato nella nostra chat telegram che Mason sarebbe stata molto probabilmente una vittima illustre, per il semplice fatto che avrebbe liberato molto salary cap (circa 7M quest’anno e circa 8.5M il prossimo anno) e per il fatto che è un giocatore molto richiesto.

Un quinto round in cambio è un po poco forse, ma se hai bisogno di soldi per operare e per fare la spesa, non puoi permetterti di aspettare il miglior offerente da qui a settembre.

Ne consegue che lo spazio creato dalla cessione di Mason (e dal rilascio di Kyle Van Noy, mossa in apertura di mercato che liberò circa 5M) dovrà essere subito reinvestito, possibilmente nella conferma di Trent Brown, proprio per non perdere troppo a livello di kg e talento, oppure nell’aggiunta di un vero WR1 che possa aiutare Mac nella sua crescita.

La seconda trade, questa volta player per player, avviene con Cleveland, dove viene spedito Chase Winovich per ricevere in cambio Mack Wilson.

Il fatto che Wino fosse sparito dalle rotazioni degli edge rushers lo scorso anno era un campanello d’allarme per il prodotto di Michigan, evidentemente Bill ha visto tutto quello che voleva vedere ed ha deciso di poterne fare a meno.

Mack Wilson invece rappresenta, almeno sulla carta, l’atletismo e la fluidità di un tipo di inside linebackers che a noi mancava da troppo tempo.

Salutato anche dal tweet del nostro QB, Wilson, prodotto di Alabama, potrà ritagliarsi un ruolo da protagonista se avrà la testa giusta per lavorare dentro il nostro sistema.

Francesco Cugusi@PatriotReign

Written by francescoc

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