I PIU E I MENO DI MARCOSANTA

Partita dominata, complici anche le pesanti assenze in casa Pittsburgh. Via con il pagellone!

+ MALCOLM BUTLER, Cornerback

Compito ingrato, il suo: gli tocca il miglior ricevitore della lega, Antonio Brown. E come sempre, l’eroe dell’ultimo Superbowl vinto non delude. Ma come, direte voi, Brown ha ricevuto per più di 100yds… verissimo, ma 51 di queste sono venute da una sola giocata, e in un gioco come il football non è pensabile tenere a zero completamente un fenomeno di quel tipo (a meno di non essere Darrelle Revis a inizio carriera… ma qui parliamo dell’Olimpo dei Cornerbacks). Butler piazza un intercetto in endzone e due “Pass break-ups”, che tra l’altro lo proiettano in cima alla classifica “di specialità”. Il “Maggiordomo” si può considerare a tutti gli effetti, ormai, un elite Cornerback.

+ JOE THUNEY, Left Guard

Credo che, ormai, lo possiamo dire: lo zio Bill ha proprio fatto centro con questa pick. Thuney è arrivato un po’ “under the radar”, non era un nome altisonante al draft ma ha dimostrato a tutti di valere ben più del quarto giro in cui è stato pescato. Subito starter, insieme a Solder è un cavallo da tiro impressionante sul lato sinistro della Offensive Line, tanto da essere elogiato insieme ai compagni di reparto da Blount, che come diceva Francesco nel suo recap sottolineava come spesso riuscisse ad arrivare al secondo livello della difesa senza essere sfiorato dagli avversari.

– STEPHEN GOSTKOWSKI, Kicker

Gost, adesso basta. È ora di cominciare a non sbagliare più nulla, gli Extra point sono e devono essere degli automatici. L’errore estemporaneo ci può stare, ma adesso sta diventando un (brutta) abitudine.

+ LEGARRETTE BLOUNT, Running Back.

Un trattore. 24 portate per 127yds e un TD. Soprattutto, tanti guadagni importanti che hanno permesso a Brady e co. di giocare secondi e terzi down molto comodi. The B-Train mi sta positivamente stupendo, quest’anno ha davvero inserito una marcia in più ed ha dato al nostro attacco una dimensione che negli anni passati mancava, o rimaneva comunque in secondo piano.

– BRANDON BOLDEN, Running Back

So che qui Francesco mi odierà, ma utilizzato da receiving back, Bolden vede arrivare tre lanci nella sua direzione. Numero di completi: ZERO. Incluso un drop inguardabile, tutto solo, su un terzo down. Finora White è risultato decisamente più produttivo come Running Back da situazioni di chiaro passaggio. Fermo restando che Bolden è una macchina negli ST, credo che White meriti di giocarsi di nuovo le sue chances.

edit (Francesco) : non ti odio anzi hai assolutamente ragione, e soprattutto dai miei preferiti come tra i vari proprio Bolden, mi aspetto sempre di più e sta deludendo –

– ERIC ROWE, Cornerback

Dopo un’esordio al fulmicotone, il neo-acquisto Rowe incappa in una prestazione con più ombre che luci contro il rapidissimo Hayward-Bay. Non è una bocciatura – le caratteristiche fisiche dei due giocatori non aiutavano il nostro Cornerback – ma Rowe è comunque da rivedere nelle prossime partite. Da notare come per fargli spazio sia stato spedito in tribuna la nostra prima pick dell’ultimo draft, Cyrus Jones – che però, va detto, ha fatto davvero poco per ora per meritare un posto in squadra.

+ TOM BRADY, Quarterback

Altra partita gestita in maniera superlativa dal nostro Quarterback, ma questa non è una novità. Merita il posto tra i “+” di giornata in quanto è rimasto l’unico in tutta la lega senza aver ancora subito un intercetto.

+ ROB GRONKOWSKI, Tight End

Se continua così penso che rimarrà fisso in rubrica da qui a fine stagione. Quando spinge sull’acceleratore, non lo ferma nessuno. 4 ricezioni, 93 yds, un TD. Al prossimo, diventerà il giocatore ad aver segnato più TD nella storia della Franchigia. Ah, dimenticavo, Gronk ha solo 27 anni.

Written by francescoc

2 Comments

Giancarlo Boromei

Brady too gronk come Montana tuo Rice o cambiando sport Stock toni too Malone

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