Ci lanciamo in un esercizio puramente di stile, con previsioni reparto per reparto per la prossima stagione

Siamo appena entrati in Luglio ed è ovviamente difficile trovare argomenti in questo periodo dell’anno, ma ci tenevo a rianimare le pagine del nostro sito con un articolo leggero e piuttosto disimpegnato. Attenzione però, vi chiedo di non rinfacciarmi tutte queste “previsioni” tra un anno, sarebbe troppo facile col senno di poi dirmi che avevo toppato tutto, come prevedibilmente accadrà, perchè come diceva sempre mio nonno “le briciole le fa chi mastica”.

La competizione è reale

Una delle scelte che non tutti hanno capito, compreso oppure apprezzato, dello scorso draft, è l’aver speso un quarto round per assicurarsi le prestazioni del quarterback Bailey Zappe, a cui ha fatto seguito la cessione del pari ruolo Stidham (assieme ad un settimo giro) verso i Raiders, che hanno ricambiato con un sesto giro.

Le tempistiche di queste mosse ci dicono molto su come fosse visto Stidham; inanzitutto Belichick in passato (quando arrivò Brady per esempio) non si fece nessun problema ad entrare in stagione con 4 spot dei 53 totali dedicati ai Quarterbacks, e quindi non sarebbe stata una novità per lui.

In secondo luogo, siamo molto lontani ancora dal momento dei tagli, e non aver nemmeno voluto vedere come poteva essere migliorato o cresciuto Stidham durante il training camp la dice lunga, perciò non direi che Zappe ha in nessun modo dimostrato di essere un upgrade rispetto a lui.

Zappe però è un quarterback che rispecchia il prototipo del QB perfetto per i Pats, buon braccio, discreto spin, numeri importanti al college, e sono sicuro che non vada visto il suo arrivo solo ed esclusivamente come manovra per mettere pepe al sedere di Mac, ma che ci sia reale interesse verso il ragazzo. Staremo a vedere se questo verrà ricambiato sotto forma di prestazioni e talento al livello successivo.

Damien Harris verrà scambiato entro la trade deadline

L’ex prodotto di Alabama si appresta a giocare l’ultimo dei suoi 4 anni con contratto da rookie, e con la profondità del nostro roster in quel reparto, fatico a trovare motivazioni assolute che indichino la necessità di pagarlo come forse meriterebbe.

La rookie season di ‘Mondre Stevenson non è un “fluke” come dicono oltreoceano, e cioè non credo sia unica e inimitabile ma anzi, credo che uno Stevenson con ancora 3 anni in rookie contract abbia un valore importante e che ti permetta di ottenere qualcosa invece che perdere gratuitamente Harris allo scadere del contratto.

Questo draft poi ci ha dato altre due ulteriori motivazioni per credere questo, ovvero le scelte dei runningbacks Pierre Strong jr (4th round) e Kevin Harris (6th round) quasi a preparare il campo ad una dipartita di Harris e magari anche di James White qualora non fosse recuperato fisicamente.

Damien Harris è alto 1.80m e pesa 97kg, Pierre Strong jr è alto 1.80m e pesa 93kg, mentre Kevin Harris è alto 1.78m e pesa 100kg. Capite come entrambi possano quantomeno rientrare nel “mold” che a quanto pare cercano i Patriots in un RB 1, anche se sono sicuramente lontani dall’essere pronti a giocare ogni domenica.

Se è vero che è rarissimo scegliere ottimamente nello stesso ruolo in posizioni ravvicinate, è anche vero che se, come sembra, in Stevenson abbiamo il prossimo lead back, perdere Harris a 0 sarebbe un peccato mortale, molto meglio provare a monetizzare con un team bisognoso nel ruolo.

Kendrick Bourne sarà il miglior ricevitore per Mac

Sinceramente mi meraviglia come la stagione di esordio in maglia Patriots di Bourne sia passata quasi in sordina, complice forse il fatto che per forza di cose tutti gli occhi fossero su Mac Jones, ma l’impatto avuto dall’ex 49ers, in un team dove storicamente i ricevitori fanno fatica, soprattutto al primo anno, è significativo.

Record personale per catches (55), record personale per yards (800), eguagliato il record personale del 2019 di segnature (5) ed una chimica con Jones che sembra innata tra i due. Se poi avete modo di seguire il ragazzo sui social, la sua positività ed il suo entusiasmo nel lavorare a stretto contatto col nostro quarterback sono elementi contagiosi che forse influenzano più del dovuto il mio giudizio, ma credo che per quanto riguarda i ricevitori lui si confermerà come l’elemento di spicco del gruppo.

Mi aspetto invece stagioni così così da parte di Agholor e Parker, e prevedo che per almeno uno dei due sarà l’ultima in maglia Patriots.

Il reparto linebackers farà molta fatica

Nell’analizzare questo reparto ho veramente dei “mixed feelings” e non so bene come sentirmi; se da un lato siamo nel bel mezzo di un cambio generazionale necessario e dovuto, dall’altro il drop in termini di esperienza è davvero importante.

Pur essendo un reparto dove generalmente Belichick da il meglio di se nel preparare i giocatori, e pur ripartendo da gente come Judon e Bentley, il turnover tutto attorno a loro è fatto di belle speranze e giovani che devono farsi. McGrone, Perkins, Uche, Wilson, Jennings, tutti nomi che siamo molto ansiosi di vedere in campo ma a cui manca davvero l’esperienza delle domeniche NFL.

Credo pertanto che questo reparto ci regalerà giocate importanti, atletismo a cui non siamo abituati, e molto upside, ma per la stagione 2022/2023 sarà il reparto più in difficoltà che rischia di penalizzare l’esito di alcune gare.

Al contrario, i defensive backs stupiranno

Non avevo un entusiasmo simile per un nostro reparto da anni.

A differenza del reparto linebackers, qui si riparte da alcune certezze importanti, come la conferma del regista difensivo Devin McCourty, il ritorno del cornerback Jonathan Jones, un Kyle Dugger che al terzo anno si profila come uno dei nuovi leader della nostra difesa, ed un Jalen Mills che secondo me avrà un “bounce back year” e si confermerà elemento importante per noi.

A questo vanno aggiunte l’esplosività e la fisicità di Jabrill Peppers, che confido si ambienterà da subito e diventerà un playmaker nella nostra difesa, l’esplosività dei rookies Marcus Jones e Jack Jones (quest’ultimo in odore di posto da titolare), ed il curioso ritorno di Malcolm Butler, sul quale non conto più di tanto, ma che di sicuro rappresenta una delle innumerevoli storie di redenzione che tanto care sono dalle nostre parti.

Come abbiamo anticipato in varie sedi, ci aspettiamo un massiccio utilizzo dei DB’s anche nella difesa base, nonostante proprio il concetto di base defense ormai non esista più in NFL, e sono sicuro ci sarà spazio e occasione di contribuire per tutti i giocatori sopra citati.

Christian Barmore sarà il nostro miglior lineman difensivo

Barmore è uno dei giocatori dei quali sono più ansioso di vederne i miglioramenti nel suo secondo anno.

C’è un motivo se questo reparto è uno di quelli dove si è intervenuto meno in questa offseason, ed è proprio la fiducia verso la crescita del giovane ex Bama.

Jonnu Smith bounce back season

Questa più che una previsione è un augurio.

Il forte tight end ex Titans alla prima stagione con Tennessee ha registrato 18 ricezioni, quella dopo 20, poi 35 e nella sua stagione finale 41. Al primo anno coi Titans ha registrato 157 yards, quello successivo 258, poi 439 e per la sua ultima season in Tennessee 448. I suoi touchdowns sono stati 2 nel 2017, 3 nel 2018, 3 nel 2019 e ben 8 nel 2020, mentre ne ha segnato solo 1 con noi.

Ho voluto elencarvi le sue statistiche coi Titans per sottolineare come ci abbia messo 4 anni a diventare un fattore così determinante in quella offense, e che quindi “ci sta” un periodo di ambientamento ai Patriots, dove notoriamente i tight end lo abbiamo detto mille volte, fanno più fatica rispetto ad altri ruoli.

Però questa sarà un occasione molto ghiotta per lui, prima di tutto perchè se è vero che andiamo verso una offense più stile “spread” il suo ruolo sarà fondamentale ma soprattutto lui stesso avrà più occasione di prendere il pallone, in secondo luogo (e qui toccate tutto quello che dovete toccare) Hunter Henry ha un importante storia di infortuni alle spalle e la scorsa con noi è stata la prima stagione completa che ha giocato, il che mi fa pensare che sia davvero troppo aspettarsi due complete seasons per l’ex Chargers.

Sarà l’anno della verità per capire se è stato il colpo che tutti annunciavano, oppure solo un lussuosissimo e costosissimo comprimario.

Lo special team sarà top 3 nella lega

Dopo un paio di anni di mediocrità credo davvero rivivremo i fasti dello special team dei tempi migliori.

Si è investito tanto in questo reparto, con l’acquisizione di Ty Montgomery, che è tutto da vedere che faccia il roster ma ad oggi è sicuramente un upgrade su Gunner come ritornatore, alle doti del rookie Marcus Jones, vero e proprio diavolo a 4 quando deve riportare l’ovale.

L’esperienza di Folk e Bailey ai calci, e la leadership del sempre positivo Matthew Slater, saranno elementi fondamentali per riportare questo importante reparto dove merita.

Francesco Cugusi@PatriotReign

Written by francescoc

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