Una analisi tecnica di ciò che abbiamo visto sul terreno di Atlanta.

Brutta, noiosa e con poco spettacolo. Questi sono stati gli aggettivi che abbiamo letto sui giornali e su internet al termine dell’ultimo Super Bowl, il quale ha registrato il punteggio più basso di sempre, 13-3. Forse sono i cosiddetti “haters”  accaniti o forse hanno guardato la partita di sfuggita e con poco interesse, ma quello che abbiamo visto domenica è stato un capolavoro difensivo messo in atto da Bill Belichick. Certo, spesso la verità sta nel mezzo e sia Tom Brady, sia Jared Goff non hanno giocato la migliore prestazione stagionale.

Ma la domanda è: perchè?

Come è possibile che i Patriots abbiano tenuto a 3 punti i Rams? La squadra che è stata seconda per yards guadagnate e punti segnati in regular season. 32.9 di media. L’undicesimo attacco di sempre in NFL per produzione. Forse, se apriamo gli occhi, scopriamo che il gameplan del coaching staff dei Patriots passerà alla storia per preparazione ed esecuzione. Nel dopo gara, Sean McVay ha dichiarato più volte di essere stato “Outcoached“. Anche lui ha riconosciuto come Belichick-Flores abbiano tatticamente dominato la partita.

La scorsa settimanta abbiamo descritto nella preview il tipo di attacco dei Rams e le loro caratteristiche, oggi analizziamo come i Patriots hanno contenuto Goff, Gurley e compagni.

Risultati immagini per patriots vs rams super bowl

davvero buona la prova di Jason McCourty, al suo primo Super Bowl. / Los Angeles Times

 

Il Gameplan dei Patriots si è articolato in 2 macro fasi:

1) Annullare le corse e mettere la partita nelle mani di Goff. Ragazzo di talento di ventiquattro anni, al suo terzo anno in Nfl ed alla sua prima apparizione al Super Bowl. La pressione doveva sentirla e l’ha sentita.

2) Ribaltare completamente la difesa vista rispetto al championship contro Kansas City e “camuffare” le varie coverage utilizzate nella secondaria.

Entrambe sono andate a impattare sia su Goff, sia su Sean McVay ed a minare il forte legame che li lega nel play-calling e negli aggiustamenti pre-snap. I Rams, infatti, sono una squadra che per funzionare deve da subito poter sostenere un elevato ritmo cercando di giocare prima dei 15 secondi finali in cui il microfono che connette McVay-Goff viene spento.

I Rams prediligono l’utilizzo di una formazione 11 personell  che vede affiancato ad i 5 offensive lineman un solo tight end. I Patriots decidendo di limitare le corse hanno pareggiato gli uomini in linea giocando con front 6+1 (Hightower sarebbe il +1 – vedi foto) con un utilizzo del 60% sui primi down e 42% sui secondi down. Mai utilizzata sui 3 down dove la necessità di coprire i passaggi era prevalente.

Ad aiutare la defensive line ci pensa un ritrovato Danny Shelton (15 snaps) a testimoniare l’attenzione posta ad arginare le corse.

In questo video possiamo vedere lo schieramento 6+1 con Shelton che batte il centro Sullivan per un comodo tackle for loss. Fondamentale nella realizzazione di tale formazione l’utilizzo di Chung allineato sulla sinistra e che verrà a mancare nel terzo quarto per la rottura dell’avambraccio.

In questo video mi permetto di aggiungere un paio di cose meritevoli di citazione : la prima è la prova di Simon, arrivato dal nulla e che si è confermato un valido difensore in questo match (nel video si vede come, poco prima dell’arrivo di Shelton, lui avesse già chiuso gli spazi ad Anderson), la seconda è la ferocia con la quale Hightower distrugge Tyler Higbee.

I risultati del front seven sono stati ottimi limitando Gurley ed Anderson a sole 57 yards e riuscendo ad imprimere un ottima pressione su Goff con una prestazioni sontuose di Van Noy e di Hightower.

RUN DEFENSE
DE Deatrich Wise: three stops
DE Trey Flowers: three stops
LB Kyle Van Noy: two stops
DT Danny Shelton: two stops
LB Dont’a Hightower: two stops, two missed tackles
DT Lawrence Guy: stop
FS Devin McCourty: stop
CB Jonathan Jones: stop
LB Albert McClellan: stop
CB Stephon Gilmore: stop, missed tackle

PASS RUSH
LB Kyle Van Noy: sack, QB hit, three hurries
LB Dont’a Hightower: two sacks, QB hit, hurries
DT Lawrence Guy: QB hit, three hurries
DE Trey Flowers: QB hit, two hurries
CB Jonathan Jones: sack
DE Adrian Clayborn: QB hit
DE Deatrich Wise: hurry
DT Malcom Brown: hurry
DT Adam Butler: hurry
DT Danny Shelton: hurry
FS Duron Harmon: hurry

La tabella sottostante mostra come sia evidente che per i Rams il doppio tight end sia stato più efficace durante il match. Una situazione probabilmente prevedibile visto la buona prova registrata da Everett e Highbee contro i Saints e considerando che New England era la terza difesa contro i 3 wr schierati. Questa è la prima battaglia persa da McVay.

 

Dropbacks Rate YPA
11 Personell 36 29,00% 5,6
12 Personell 6 60,00% 8,8

 

Un altra arma a disposizione di Goff erano le play action utilizzate in stagione per il 35% dei dropbacks mentre al Super Bowl l’utilizzo è stato limitato ad un solo 24% e con un impatto contenuto. Anche qui ottimo il lavoro del front seven che raramente si è trovato impreparato e fuori posizione coi linebackers nelle zone underneath.

In pass coverage mi preme sottolineare la prova di Jonathan Jones, il quale dopo aver annullato Hill, è stato impiegato come safety per la prima volta proprio al grande ballo. Nonostante abbia registrato i numeri peggiori della secondaria, ha svolto un compito complicato soprattutto nella cover 3 dove la sua zona di competenza era quella intermedia, spesso punto di incrocio delle crossing routes dei ricevitori Rams.

L’utilizzo della difesa a uomo è stato notevolmente limitato prediligendo l’utilizzo delle varie coverage soprattutto nelle situazione di 1 e 2 down, mentre la difesa a uomo è stata utilizzata costantemente sul 3 down.

Completamente diversa dalla cover 1 utilizzata contro i Chiefs è stato l’abbondante utilizzo del cover 4 dove il campo nel profondo viene suddiviso in 4 zone di competenza ricoperte dai due cornerbacks e dalle due safeties. Un esempio di tale schema lo trovate nel video sottostante oppure, ma non vi posto il video perchè è ancora scolpito nella testa di tutti, nel salvataggio miracoloso di J-Mac su Brandin Cooks in endzone.

PASS COVERAGE
CB Jonathan Jones: five catches on nine targets for 81 yards
CB Stephon Gilmore: 4-8, 48 yards, INT, PBU
CB JC Jackson: 2-3, 34 yards
LB Dont’a Hightower: 2-2, 19 yards, PBU
LB Kyle Van Noy: 1-1, 19 yards
CB Jason McCourty: 2-5, 18 yards, PBU
DE John Simon: 1-1, 8 yards
FS Devin McCourty: 1-2, 3 yards
LB Albert McClellan: 1-1, -1 yard
SS Patrick Chung: PBU

Un ultima nota. L’inspiegabile scarso utilizzo dei runningbacks in fase di ricezione da parte dei Rams. Solamente 5 targets contro una nostra difesa che ha sempre sofferto tale fase di gioco come ultimamente dimostrato nel Championship. Forse Gurley non era il vero Gurley ed Anderson non ha sicuramente quelle skills. Perdendo anche quest’ultima battaglia i Rams perdono la guerra e l’anello per la sesta volta vola a Boston!

Andrea Casiraghi@PatriotReign

Written by francescoc

1 Comment

Giancarlo Boromei

Bella ed accurata disamina del SBLIII : la difesa è stata grande ma l’attacco ancora di più perché è riuscito a prendere tutto quello che la difesa dei Rams ha giocoforza dovuto concedere visto tutto il tempo in cui è dovuta rimanere in campo. A chi parla di partita brutta o noiosa io voglio ricordare solo due cose: una gara di football americano non si giudica dal punteggio complessivo ( una gara che finisce 55-52 non è football ma basket );ci siamo dimenticati che l’essenza di questo sport sta nella conquista di terreno poco alla volta ( sulla falsariga del mIto americano ) e che fino agli anni ottanta era basato principalmente sulle corse e non sui lanci di 75 yard.
Perciò per me questo è stato il Superbowl più ortodosso che abbia seguito dei nostri 9 gran balli.
Ciao e forza Patriots!!!!!!

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