L’offseason dei Patriots parte lenta ai nastri di partenza, ma prende fuoco al terzo giorno di free agency, con l’arrivo di qualche uomo che può essere utile da subito.

Dopo i saluti di nomi importanti che si sono accasati altrove e di cui abbiamo già parlato anche in altre sedi, vedi Malcolm Butler e Dion Lewis ai Titans, piuttosto che la news delle ultime ore che vede l’ex Blount firmare coi Lions, i Texans che hanno (strapagato) Bademosi più di 6M l’anno e quello che ha fatto più rumore di tutti, Nate Solder ai Giants, è tempo di parlare anche di entrate e cercare di approfondire il discorso per capirci qualcosa di più, ma prima voglio fare una riflessione.

Ogni anno qualche giocatore illustre ci abbandona e la Pats Nation grida al disastro, ma ci ricordiamo come sono arrivati questi giocatori e di chi stiamo parland0?

Danny Amendola, ora ai Dolphins con un contratto da 12M in 2 anni, era ad un bivio della sua carriera, dopo stagioni tempestate da infortuni piuttosto gravi ai Rams Belichick ha voluto scommettere su di lui, e quando arrivò a Foxborough c’era molto scetticismo per un giocatore che secondo i media era stato strapagato; Dion Lewis, un altro che ha passato più tempo tra infermerie e aerei piuttosto che in campo, sembrava perso, lui e la sua storia di infortuni disastrosi, finchè il coach non lo ha trasformato in uno dei migliori backs della lega. E chi era Malcolm Butler? dobbiamo tirare di nuovo fuori la storia delle ali di pollo fritte e del telefono del suo agente che non suonava mai?

E’ il nostro sistema che rende grandi i giocatori, un sisitema guidato da un coach che come ogni essere umano sbaglia, alcune mosse sono difficilmente giustificabili come usare un secondo round per Jordan Richards o il non rifirmare Akiem Hicks, ma in generale funziona, prende dei nobody e li fa diventare i giocatori per cui oggi ci disperiamo, perciò non ho ragione di dubitare che tra questi innesti possa esserci l’ennesimo colpaccio low cost della gestione Belichick.

Ma veniamo agli acquisti delle ultime ore.

Risultati immagini per danny shelton jason mccourty

In due trades separate che hanno visto come partners i Cleveland Browns, (vi ricordate quando i media volevano che Belichick per ripicca non avesse dato loro Garoppolo e che questo avrebbe minato i rapporti tra Pats e Browns? ecco..) abbiamo dapprima ceduto la nostra 3rd round pick 2019 per ricevere Danny Shelton, defensive tackle, e la 5th round 2018 dei Browns; a seguire, un altro tassello della difesa bianco-arancio è sbarcato a Foxborough, il fratello gemello del nostro McCourty, Jason, che arriva assieme al 7th round 2018 di CLE per la nostra 6th round.

In parole povere, se volessimo unire il tutto in una trade unica :

IN

Danny Shelton + Jason McCourty + 5th round 2018 + 7th round 2018

OUT

6th round 2018 + 3rd round 2019

Messa giù così sa quasi di affare clamoroso, perchè la scelta al sesto round che cediamo era molto bassa mentre la settima che otteniamo è piuttosto alta, quindi siamo scesi di una manciata di spots per assicurarci il gemello McCourty, mentre è costato qualcosa di più Danny Shelton ma tra i due è anche quello più talentuoso che mi aspetto entri nella rotazione titolare della nostra difesa. McCourty, che a 30 anni ha finalmente l’occasione di giocare di nuovo col fratello gemello (e con Harmon suo compagno a Rutgers) in uscita da un ottima stagione a Cleveland, si spera possa beneficiare di giocare finalmente in un team vincente, e formare una coppia più che solida con Gilmore.

Danny Shelton, selezionato al primo round al Draft 2015, è un tackle molto agile, capace prima di tutto di tamponare le corse, aspetto importante visto che non avremo più a roster Alan Branch, ma se ne ha l’occasione, ha la rapidità sufficiente per raggiungere il quarterback avversario, come testimonia questo sack commesso contro uno dei “registi” più agili e rapidi della lega, Marcus Mariota.

Presa arrivata sotto traccia che confido avrà un impatto elevato nella nostra linea, assieme ai talenti di livello che già abbiamo.

L’arrivo di Jason McCourty invece va un attimo analizzato per quello che è, ovvero : noi il cornerback numero 1 già lo avevamo e si chiama Gilmore, serviva competizione per lo spot numero 2 che al momento sembrava in mano ad Eric Rowe, nonostante l’infelice prova al Super Bowl.

Non sarà Darrelle Revis, nè Sherman nè tantomeno Talib, ma è un giocatore solido, con molta esperienza, che lo scorso anno secondo pro football focus è stato il 27esimo miglior cornerback per rating; il nostro n.2 Malcolm Butler, 51esimo.

Dando un occhiata ai suoi tapes si nota che ha dei difetti, ovvero non è molto rapido nel recuperare quando gioca in “off” coverage, ed inspiegabilmente Cleveland ha difeso molto in off coverage lo scorso anno, ma il suo talento è invece la marcatura stretta a uomo. Qui di seguito gli highlights del match contro AJ Green, uno dei top 3 ricevitori NFL, dove si vede chiaramente che nel breve raggio quando gioca a contatto sa farsi rispettare, un pochino meno quando parte a 6 o 7 yards dall’avversario, ma una prova tutto sommato di ottimo livello.

Forse la firma più “sexy” di tutte arriva venerdì sera, con l’ex Buccaneers e Falcons Adrian Clayborn che firma un contratto da 12M in due stagioni, e considerando che si vociferava potesse guadagnarne 8M o 9M all’anno, è un contratto dai numeri ottimi, per colui che è stato uno degli EDGE migliori della passata stagione, anche se la sua gara da 6 sacks contro Dallas (l’ultimo ad esserci riuscito in NFL fu Osi Umenyora) hanno leggermente gonfiato le sue stats.

Per descrivere cosa può fare per noi Clayborn mi avvalgo del thread messo su twitter da Evan Lazar, che vi consiglio vivamente di seguire perchè autore di analisi davvero interessanti.

Lasciando fuori il match sopracitato, andiamo a capire più in generale che tipo di giocatore potrà essere; inanzitutto anche lui arriva con dei difetti, ovvero non è propriamente in grado di fare contenimento contro le corse :

Difficilmente da noi un giocatore può dedicarsi solo ad un aspetto del gioco, in questo caso la pass rush, ma di solito Belichick chiede ai suoi di poter giocare più fasi in game, e questo potrebbe rappresentare un problema, ma ci si potrà lavorare.

La sua bull rush invece è il marchio di fabbrica che ha terrorizzato i tackles che lo hanno affrontato ed è esattamente quello che a noi è mancato lo scorso anno.

Nel prossimo tweet, in slow motion, si può godere di come, con forza bruta, porti il left tackle di Detroit sullo zerbino di Stafford rendendo impossibile la vita al QB:

Quando il tackle avversario riesce a leggere la tecnica primaria di Clayborn ed a contrastarla, lui è abile a cambiare tattica utilizzando le mani e la velocità laterale come in questo caso :

Qui di seguito invece vi lascio un video di Samuel Gold su YouTube, che analizza un particolare snap della famosa gara contro Dallas.

Con questi innesti la nostra difesa appare, almeno sulla carta, decisamente più competitiva di quella dello scorso anno (infortuni permettendo), visto che a questi nuovi acquisti vanno affiancati i ritorni di Hightower e la prima stagione del “rookie” Derek Rivers; un altro aspetto da sottolineare è che con gli arrivi di uomini di linea e cornerback, è presumibile pensare che ai primi giri del Draft di quest’anno ci si concentri sul reparto linebackers, che fortunatamente vede una classe di talenti profonda.

Di seguito un ipotesi di come potremmo scendere in campo alla prima di stagione :

Anche l’attacco ha visto qualche innesto, con l’approdo in maglia Patriots di Jeremy Hill e Matt Tobin.

Jeremy Hill, runningback in uscita dai Bengals, sembra sia in NFL da una vita ma ha solo 25 anni; le prime due seasons per Hill sono state importanti, in entrambe ha completato la stagione regolare giocando tutti i matches segnando 9 TD’s su corsa nel 2014, mentre nel 2015 i TD’s sono addirittura 11, più 1 su ricezione. Di nuovo 9 TD’s nel 2016, dove gioca 15 gare, mentre lo scorso anno le partite disputate per lui sono 7 prima di finire in IR, e le conclude senza segnature.

Per lui contratto di 1 anno, ma la presenza nel roster dei 53 dovrà guadagnarsela al camp, dove ritroverà il suo ex compagno di reparto e di squadra, rex Burkhead, anche lui tornato ai Pats con un triennale.

Contratto di un anno (verosimilmente al minimo e senza garantito) anche per Matt Tobin, offensive tackle che arriva da una serie di stagioni ai Philadelphia Eagles prima di approdare ai Seahawks nel 2017.

Tobin è un back up con qualche timido snap da starter nella lega, può giocare diversi ruoli ma è principalmente una guardia, non risolve assolutamente il buco lasciato da Solder, per il quale spero vengano rifirmati almeno uno tra Fleming e/o Waddle, ma per lo meno aggiunge profondità ad un reparto che va crescendo, e non costerebbe nulla in caso di taglio, perciò operazione a costo zero.

 

Francesco Cugusi_@PatriotReign

 

Written by francescoc

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