Andiamo ad analizzare cosa è successo nella tre giorni di Dallas.

Anche per il recap del Draft, come per il mock ( che tra l’altro anche quest’anno ha visto la media di 1 pick azzeccata confermarsi con la chiamata di Braxton Berrios ), l’articolo vede una grossa fetta della redazione di Patriot Reign disquisire sulle selezioni e sui giovani che sono arrivati a Foxborough.

Isaiah Wynn, tackle in uscita da Georgia, è stato selezionato al primo giro con la pick arrivata dai Saints per la trade di Cooks.

 

Paolo

Prevedere il draft dei New England Patriots non è mai un compito semplice, e lo è ancora meno in un anno in cui Bill Belichick si trova per le mani due primi giri e due secondi.

Le possibilità erano illimitate, e tra le opzioni più suggestive c’era sicuramente quella di fare trade up per andare a selezionare l’erede di Tom Brady nella prima metà del primo giro. Come sempre però Bill ha spiazzato tutti, andando in direzione opposta: tantissime infatti sono state le trade down effettuate nel secondo e terzo giorno del draft.

Nonostante ciò, il nostro coaching staff ha portato a termine il draft con ottimi risultati (portando anche a casa un secondo giro nel 2019, che arrivando dai Chicago Bears potrebbe essere parecchio prezioso).

La prima scelta è stata utilizzata per coprire la need più grossa (gioco di parole voluto), ovvero la posizione di Left Tackle lasciata vuota (o quasi) da Nate Solder, passato ai NY Giants in free agency. Isaiah Wynn è un LT atipico in quanto un po’ piccolo per il ruolo (molti lo vedono meglio come Guard), ma la scelta ha raccolto forti adesioni in giro per la lega, e nelle mani di coach Scarnecchia potrebbe rivelarsi produttivo sin da subito.

Con la seconda scelta a nostra disposizione, e col QB Lamar Jackson (già vincitore di un Heisman Trophy) ancora disponibile, è arrivata la prima sorpresa: Sony Michel, RB da Georgia (dove ha giocato insieme a Wynn), che dovrebbe andare a ricoprire il ruolo che negli ultimi anni era stato di Dion Lewis. Michel è stato paragonato da molti analisti al fenomeno dei Saints, Alvin Kamara: se anche si avvicinerà soltanto alla produzione del giocatore al secondo anno avremo trovato un playmaker in attacco.

Nei giri successivi sono stati selezionati principalmente giocatori difensivi:

  • Duke Dawson, CB: giocatore in grado già da subito di fare il titolare nello slot, andrebbe a coprire una posizione che l’anno scorso, anche a causa degli infortuni, non è di certo stata tra i nostri punti di forza;

  • Ja’Whaun Bentley e Christian Sam, LB: il reparto in cui eravamo più corti, e dove l’anno scorso abbiamo sofferto maggiormente; non si tratta di giocatori completi, ma che inseriti nella rotazione potranno senza dubbio fare la loro parte;

  • Keion Crossen, DB: giocatore dalle potenzialità fisiche notevoli, andrà ad aumentare la velocità della nostra secondaria, sebbene la sua conferma nel roster dei 53 sia tutt’altro che scontata.

Sono state aggiunte anche due armi per Tom Brady:

  • Braxton Berrios, WR: è il tipico slot receiver che in New England da più di 10 anni riesce a ritagliarsi un importante ruolo nella nostra offense; considerando l’addio di Danny “Playoff” Amendola questo ragazzo sarà sicuramente uno dei più interessanti da seguire al training camp (io l’ho personalmente eletto a mio pupillo di questa nostra draft class);

  • Ryan Izzo, TE: giocatore più utile come bloccatore aggiuntivo sulle corse che come ricevitore, probabilmente non farà il roster ma potrebbe finire in PS.

Per finire, è doveroso citare Danny Etling, QB da LSU selezionato al settimo giro: si dice che il fulmine non colpisca mai due volte lo stesso punto, quindi difficilmente abbiamo pescato una nuova leggenda in fondo al draft; tuttavia, ha giocato nella SEC al college, e non ha mal figurato contro difese di buon livello: il ragazzo è senza dubbio da tener d’occhio, ma mi aspetto un bell’investimento sulla posizione al prossimo draft.

Giudizio complessivo: draft positivo per i Patriots, che sono andati a coprire need importanti (LT, CB e LB) e hanno aggiunto interessanti prospetti in attacco (RB e WR). Desta qualche perplessità il non avere preso un QB in alto (vista anche la profondità della classe di quest’anno) e il non avere investito su un edge defender, ma evidentemente il nostro coaching staff ripone fiducia nella tenuta fisica e mentale del quasi quarantunenne Tom Brady e nei rientri/innesti in DL (Rivers e Clayborn su tutti).

Voto: 8.5/10

Matteo

La fortuna vuole che alla 23 peschiamo il Best Player Available nel ruolo,probabilmente, di maggior bisogno. Wynn pur essendo leggermente sottodimensionato per il ruolo di Tackle nella NFL, ha giocato un anno superlativo a Georgia arrivando ad un passo dal titolo nazionale. Alcuni lo vedevano come una guardia per qualche centimetro mancante ma, per quanto mostrato, verrà sicuramente provato all’esterno prima di una eventuale ricollocazione all’interno della LOS, e va tenuto a mente che è stato anche capitano di squadra.

GRADE: A-

Nel mock avevo pensato ad un runningback, certo non così in alto. Sony Michel, prodotto di Georgia, è estremamente talentuoso e si colloca insieme a Guice e Jones III nei numeri 2 della classe dietro a Barkley. Guardando qualche tape salta subito all’occhio la capacità di correre sia internamente che esternamente e la capacità di guadagnare tante yards dopo il contatto.

Un motivo per cui è stato selezionato al primo giro è la possibilità di svilupparlo anche in ricezione fuori dal backfield e la capacità di bloccare (notate il numero #1 nella parte bassa sinistra, tiene il rusher e lascia il tempo a qb e wr di completare la chiamata).

La preoccupazione maggiore è sul numero di fumble, 6 nel solo 2017, ma alla domanda Caserio ha asserito che è un particolare sul quale si può lavorare.È stato team captain.

GRADE: B

Per quanto riguarda Duke Dawson : premetto che non lo avevo mai visto visto ma è stato l’unico cornerback a svolgere un workout in sede pre draft a Foxborough, quindi al contrario di altri (Lamar, Mason pronto?) ha impressionato e convinto il nostro staff a selezionarlo, oltretutto mediante trade up. Ha le caratteristiche giuste per coprire lo slot e si parla di ottime capacità di “mirroring” in man to man e capacità di rompere la traiettoria dell’ovale.

Oltre a ciò, guardando i tapes, si nota una buona qualità nel giocare a zona e nel colpire l’avversario anche se la qualità dei tackle è da migliorare. Non credo sia l’uomo giusto per l’esterno, ma li McCourty e Gilmore la fanno da padrone.

Grade: B-

Dopo tante trade selezionamo il primo linebacker di giornata, Ja’Whuan Bentley. Bentley è un ottimo linebacker contro le corse data una struttura fisica veramente impressionante ma che gioco forza non aiuterà in coverage. Rimane un prospetto su cui andrà fatto molto lavoro ma potrebbe spuntarla al camp data la buona tecnica con cui porta i tackle ed il senso per la palla, che lo ha aiutato a causare vari fumble al college. È stato team captain.

Grade: D+

Christian Sam: giocatore che aveva fatto visita a Foxborough in fase predraft e linebacker che al contrario di Bentley può giocare in cover grazie al suo atletismo. Può coprire i runners in uscita dal backfield, insomma quello che ci è mancato lo scorso anno.

Grade: C-

WR Braxton Berrios : piccolo ricevitore da slot, lotterà per un posto al camp ma i tapes sono buoni per una scelta così bassa. È molto atletico e ha ottime mani. Oltre a ciò ha una dote importante che manca nel nostro roster da 90, ritorna i punts. A mio modo di vedere se riesce ad entrare in sintonia con Brady ha molte più possibilità di far parte del roster di altri. In questa chiamata il timing è essenziale e lui è perfetto. È stato team captain.

Grade: B-

E’ arrivato anche il QB nel nome di Danny Etling : probabilmente non sarà il futuro e non era il nome che volevamo sentire, da quel che si legge nell’ultimo anno a LSU ha eseguito concetti affini al nostro gameplan e l’offense era una pro-style offense, solo 2 intercetti nel 2017 ed è stato selezionato, molto probabilmente, per non dover fare un’asta nel pacchetto UDFA.

Grade: D-

CB Keion Crossen: defensive back non invitato alle combine, uno “sleeper” di questo draft che ha messo numeri importanti al pro day. Secondo l’amico Evan Lazar uno dei DB più veloci della classe visto su tape, la sua velocità di chiusura è importante e questo sarà fondamentale anche nell’apporto allo special team.

Gioca sempre al 100% e la sua velocità, al college, gli ha permesso di correggere errori di lettura. Essendo 5’9 è leggermente basso per essere un corner esterno ma l’aggressività è di prim’ordine.

Grade: C

Ryan Izzo invece è progetto a lungo termine ma la prima cosa che salta all’occhio è la capacità di bloccare sulla LOS, sia come scivolamento che come spinta. Al contrario come ricevitore è tutto da verificare.

Grade: D

Il mio voto medio a questo draft è B-; nonostante le trade le selezioni mi piacciono e le pick mi sembrano centrate con le necessità. Al primo giro abbiamo scelto, probabilmente, i due BPA sulla nostra board una volta usciti i due LB che ci potevano interessante (Evans e Vander Eash), la selezione di un RB è particolare ma insieme ai contratti di White e Burkhead cementa la posizione per 2/3 anni. Per comprendere meglio la selezione di due offensive player al primo giro e nessun giocatore difensivo bisogna guardare la distribuzione delle picks fra la 23 e la 44, di queste solo 5 sono giocatori difensivi e questo dimostra come non ci fossero first round talent alle nostre latitudini che soddisfavano le nostre necessità.

Come ha scritto Mike Giardi in un tweet il draft passato non era “sweet” come molti pensavano e questo è uno dei motivi per cui abbiamo mosso le picks del secondo giorno facendo comunque arrivare Trent Brown, un signor tackle (lo ha detto Von Miller, non io) che però bisognerà capire dove andrà inserito nella OL (in carriera ha ricoperto il ruolo di Cannon), e il CB Dawson di cui ho scritto sopra. I Linebackers coprono, idealmente, i problemi della passata stagione contro le corse e contro i giocatori in uscita dal backfield (altro nostro problema) oltre che dare apporto in fase di blitz.

Sulla selezione del QB, avendo seguito il pre draft, mi sono fatto l’idea che ne Lamar Jackson ne Mason Rudolph piacessero fino in fondo, dico questo perché entrambi sono stati visti più di una volta dai nostri scouts e sono stati passati volutamente varie volte. Rimane un “big if” che non possiamo sapere se qualcuno dei top 4 fosse scivolato fino alla 13/14 scelta in quanto una trade si poteva azzardare, ma salire alla 8/9/10 non è mai stato nei piani del nostro front office.

Francesco

Trent Brown Credit: Kyle Terada-USA TODAY Sports

Questo Draft è come un opera d’arte, e come tale credo la potremo meglio apprezzare a distanza di qualche anno; sono davvero entusiasta di come la squadra ha operato, e del fatto che ancora una volta qui su PR abbiamo azzeccato una pick ( Berrios n.d.r.). Sono entusiasta perchè pur avendo effettuato delle scelte che possono lasciare il dubbio sul reale valore del ragazzo in questione, in puro stile Belichick (Etling, Crossen), abbiamo anche puntato al talento puro e cristallino con le prime scelte andando su gente capace di contribuire da subito.

Inoltre, Bill Belichick ha sempre sostenuto una filosofia che mi vede completamente d’accordo, ovvero quella secondo la quale il Draft sia un modo non solo per aggiungere rookies, ma per aggiungere giocatori, in generale, e questo si è materializzato con le picks di questo Draft, utili per portare a casa gente come Patterson, o lo stesso Trent Brown, tackle in arrivo dai 49ers.

Obiettivo numero 1 – la linea offensiva 

Trent Brown secondo me è stato un colpaccio, passato silenziosamente sotto le coperte durante l’hype del Draft, che rinforza immediatamente la nostra linea offensiva; se Wynn è una selezione molto promettente di un tackle che tutti più o meno immaginavano uscisse nelle prime 15, rimane comunque un incognita a livello Pro al momento, mentre Brown, che secondo ProFootballFocus è stato il 21esimo tackle in NFL con un rating di 79.3 ( Sopra Cannon 26esimo a 78.1 e Solder addirittura 32esimo a 75.7) potrebbe essere uno starter immediato. Certo, ora il reparto sembra addirittura troppo affollato, ma gli infortuni come ben sappiamo sono dietro l’angolo, non si sa fino in fondo come stiano procedendo i recuperi di Garcia e Cannon ed è davvero sensazionale avere un giocatore come Wynn che può ricoprire diversi ruoli. Non va dimenticato in oltre che Brown è in scadenza, così come Shaq Mason, e non si potranno tenere tutti.

 

Obiettivo numero 2 – il front seven

Quello che forse ha lasciato i più col punto interrogativo è la mancata selezione di un pass rusher puro, vista la difficoltà del team nello scorso anno di creare pressione, ma questo Draft ci dice molto di più di quanto sembra; per prima cosa, la pass rush verrà risolta con quello che abbiamo in casa, ovvero il recupero di Dont’a Hightower, l’innesto di Adrian Clayborne ed il recupero del desaparecido Derek Rivers, assieme alla crescita ulteriore della sorpresa Deatrich Wise.

Altro aspetto emerso è che la classe dei linebackers non fosse così eccelsa, e scappato per un soffio Rashaan Evans andato ai Titans dell’ex Vrabel, si poteva tranquillamente attendere qualche giro per selezionare con tutta calma Bentley e Sam, che sono due prospetti sicuramente interessanti ma che avranno bisogno di tempo e di lavoro; la cosa molto interessante è che i due si complementano perfettamente, ed in una formazione 3-4 con Van Noy e Hightower agli estremi, probabilmente avere loro 2 in mezzo sarebbe già un miglioramento rispetto alla situazione dello scorso anno.

 

obiettivo numero 3 – il dopo-Lewis

Evidentemente per coach Belichick il buco lasciato dal terzo miglior runner della lega della scorsa stagione era più imponente di quanto pensassimo e per la prima volta dopo Lawrence Maroney, si è speso un primo round nel ruolo di running back.

Sony Michel è un instant starter, che se giocherà bene le sue carte sarà il nostro workhorse principale per i prossimi quattro anni; talento cristallino, sa fare tutto ma quello che fa meglio di tutti i suoi colleghi nella classe di quest’anno è bloccare, e sappiamo tutti quanto sia fondamentale l’aspetto del blitz-pick up soprattutto nella nostra offense.

Sony Michel – James White – Rex Burkhead – Jeremy Hill – Brandon Bolden … Un reparto che di colpo, sembra già più completo e più forte di quello della scorsa stagione.

 

Obiettivo numero 4 – la secondaria

Che ci piaccia o no usciamo dallo scorso Super Bowl con grossi interrogativi ancora irrisolti, ovvero come mai non ha giocato Malcolm Butler? ma soprattutto cosa ci fa Jordan Richards su un campo da football?

A rispondere a questi quesiti è arrivata la selezione di Duke Dawson, ottimo slot corner che metterà da subito pepe alla competizione nel ruolo, e chi si sentirà minacciato principalmente da questa pick saranno Jordan Richards e Cyrus Jones; Jones perchè diretto rivale nel ruolo mentre come indicava qualcuno sul web, Dawson è ottimo anche nel ruolo di safety in blitz o comunque vicino alla LOS, ruolo giocato tremendamente da Richards nella scorsa stagione.

Non credo rischi invece Jonathan Jones, che molti di voi sanno che ritengo il vero titolare mancato dello scorso SB perfino al posto di Butler.

 

Obiettivo numero 5 – il dopo-Amendola

Non mi dilungherei molto perchè abbiamo già detto tanto su di lui sia in fase di mock sia in questo recap dove i miei colleghi hanno già toccato egregiamente l’argomento.

Ci sono tutti i presupposti perchè il ragazzo non faccia rimpiangere l’ex paisà.

 

Obiettivo numero 6 – il dopo Brady

Argomento spinoso ma una cosa è certa, dopo aver visionato da vicino e più volte la classe di quest’anno, nessuno era all’altezza di ereditare il trono di Brady.

Le possibilità di selezionare chi volevamo c’erano, perchè avevamo il materiale per fare trade up ma non è stato fatto; non solo, ma si è atteso il settimo round per andare a coprire il ruolo, indice che non c’è nessuna fretta al momento per trovare risposta a questo quesito, ed è un bene, perchè significa che lo staff ha la pazienza e la garanzia di poter selezionare quello giusto come e quando lo riterrà opportuno.

Etling non lo conosco ho visto poco, avrà tutto il tempo di lavorare e di imparare.

 

Obiettivo numero 7 – fare incetta per il prossimo anno

Usciamo da questo draft con un altra prodezza, una miniera d’oro per il prossimo draft; ecco le nostre scelte ad oggi :

■ First round

■ Second round

■ Second round (from CHI)

■ Third round (from DET)

 

■ Fourth round

■ Fifth round

■ Seventh round

■ Seventh round (from PHI)

A queste andranno aggiunte circa 4 picks di compensazione che è facile immaginare tra il terzo ed il settimo giro, un capitale davvero enorme soprattutto nei primi 3 giri, a disposizione di coach Belichick per una nuova iniezione di talento.

Il draft, come le trades, si giudica sempre nel giro di 2 o 3 anni, ed i nostri giudizi sono decisamente precoci, ma mi sento di dare un voto molto alto a questo Draft e, come ripeto, il mio voto non va solo ai ragazzi scelti ma al lavoro fatto dallo staff, che per me si merita una bella A.

 

Francesco Cugusi/Matteo Fini/Paolo Vassallo_@PatriotReign

 

Written by francescoc

1 Comment

Paolo

Grandi ragazzi, analisi super come sempre.

Sony Michel secondo me è davvero una bella presa.

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