Siamo giunti alla parte del calendario nella quale ci si diverte davvero, siamo ormai abituati bene e per noi è scontato che a Gennaio ci sia ancora del football da giocare ormai da molti anni a questa parte, ma non è così per la maggior parte dei tifosi NFL in giro per il mondo ed è corretto ogni tanto fermarsi a ragionare sul quanto siamo fortunati noi tifosi dei Patriots ad avere questo appuntamento fisso ogni anno, almeno finchè Brady e Belichick calpesteranno l’erba dei nostri campi.

Come ormai saprete ci sono 3 possibili avversarie per i nostri, che essendosi classificati al numero 1 in AFC (e nella lega in generale), hanno il vantaggio, se così si può chiamare, di affrontare chiunque esca dal turno wildcard col record peggiore ottenuto in stagione, ovviamente a Foxborough, campo che accompagnerà i nostri in caso di proseguo delle ostilità, fino al grande ballo di Houston.

La curiosità se vogliamo, di tutte e 3 queste squadre, è che molto ptobabilmente per tutti i playoffs, nessuna delle 3 avrà il quarterback desiderato, visto che Houston aveva deciso di far sedere il milionario Osweiler a favore del giovane Savage, che per problemi di infortunio ha dovuto nuovamente farsi da parte, Miami continua a non avere risposte chiare sull’eventuale rientro di Tannehill e deve affidarsi a Matt Moore, mentre Oakland si trova addirittura costretta a rompere un record NFL, ovvero quello di far esordire un rookie ( Connor Cook ) direttamente nelle gare da dentro o fuori.

 

1- Miami Dolphins (6th seed)

Miami è la squadra che deve superare forse l’ostacolo maggiore, ovvero andare a Pittsburgh e vedersela con uno degli attacchi più esplosivi della lega. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare vista la presenza di un fenomeno come Bell, Pittsburgh è solo 14esima nella lega per yards su corsa ottenute, ma è quinta in quelle via passaggio, e l’ottima forma di Big ben assieme al solito Antonio Brown potrebbero davvero fare male ad una secondaria con tanti infortuni con cui fare i conti come quella di Miami.

A questo si aggiunge il recupero del tight end infortunato Ladarius Green, che non è certo una delle prime armi di Roethlisberger, ma che se in salute potrebbe rappresentare un grattacapo non da poco, e poi c’è la tanto bistrattata difesa giallo nera che a onor del vero tiene una media stagionale non terribile (decima per punti concessi e dodicesima per yards concesse). Nell’ultimo match stagionale si sono viste le difficoltà di Moore a trovare i suoi contro la difesa dei Patriots (1 intercetto) e la differenza con Tannehill si vede eccome, anche se ovviamente il running game sarà la loro arma numero 1, con Jay Ajai che ha portato i suoi a classificarsi alla posizione n.9 per yards corse di media a partita (114). L’aspetto delle corse però è croce e delizia per Miami, una delle peggiori difese su corsa che se la dovrà vedere forse con il miglior runner del momento.

Per la secondaria Bacarri Rambo e Byron Maxwell non sono ancora rientrati in allenamento e questo è un altro dei tanti ostacoli che i delfini dovranno superare.

Quello che, in ottica di passaggio del turno, mi preoccuperebbe di più è la loro linea difensiva, capace di creare problemi ai nostri ragazzi che devono proteggere Brady, ed il talento che hanno in quel reparto può dominare a tratti qualsiasi avversario. Resta il fatto che la nostra linea in week 17 ha comunque tenuto bene senza concedere sacks e questo può far sperare, in caso di affrontare Miami, per un match non impossibile, anzi.

Previsione : Dolphins 14 – 35 Steelers : MVP del match Le’veon Bell

 

2- Oakland Raiders (5th seed)

Una stagione esaltante e convincente, a tratti sorprendente davvero, quella dei ragazzi in silver & black; qualcuno storce il naso indicando il calendario favorevole, ma io non la bevo. Il giovane Carr in cabina di regia è cresciuto esponenzialmente diventando un fattore, e la difesa si è confermata in miglioramento nonostante i numeri siano impietosi, ed ha retto bene in una stagione non senza complicazioni.

Se è vero che dobbiamo aspettarci che i numeri non si traducano sul campo in questi playoffs (n.7 per punti segnati a partita e n.6 per yards lanciate) con l’esordio di Cook, ci sono elementi come i linebackers Mack e Irvin che formano un duo davvero temibile, coadiuvati da un veterano nel ruolo di cornerback come Sean Smith (40 tackles e 2 intercetti in stagione), e non si può sottovalutare o prendere all aleggera un reparto con playmakers di questo tipo.

Certo non invidio il povero Connor Cook (me lo immagino esattamente con questa faccia al momento di scendere in campo), che nella sua prima gara tra i pro contro Denver è riuscito a collezionare sì un TD, ma anche 1 intercetto e 2 fumbles, un impatto diciamo forte con il football vero. Oltretutto mettiamoci pure che la difesa di Houston è non solo il reparto migliore del team ma uno dei migliori almeno a livello potenziale, della NFL intera, e quello che si prospetta per Oakland non sembra un match tranquillo con poche insidie.

E’ davvero un peccato per i tifosi dei Raiders che una così bella stagione da predestinati sembri diretta all’inferno, ma chi lo sa magari Cook sarà autore di un impresa epica ed allora ci troveremo costretti ad analizzare i Raiders come futuro avversario.

Previsione : Raiders 17 – 21 Texans : MVP del match Lamar Miller

 

3- Houston Texans (4th seed)

E qui veniamo a parlare dell’aversario che, anche secondo le mie previsioni, ci troveremo davanti a Foxborough, gli Houston Texans. Brock Osweiler quest’anno ha messo in campo una delle partite più brutte per un quarterback NFL sul nostro campo, lasciando a 0 lo score dei suoi, ma se i problemi fisici di Savage dovessero persistere, per lui sarà una occasione ghiotta di rifarsi in diretta TV nazionale.

Houston ha avuto il merito di crederci sempre, anche se va detto che la loro division è rimasta aperta per mancanza di una vera squadra leader, con la piacevole sorpresa dei Titans ma due stagioni decisamente sottotono per Jags e Colts; è doveroso (e doloroso) ricordare però che il record conta poco (in questo caso di 9W 7L), perchè c’è gente che ci ha vinto un Super Bowl arrivando ai playoffs con quel record…. hanno la maglia blu…e lo vinsero contro di noi.

Scartabellando tra le statistiche di Houston si nota subito cosa funziona, e fa specie soprattuttuo vedendo che non ha perso “a beat” come si dice in USA, dopo l’infortunio di J.J.Watt, la difesa; nel ranking NFL sono n.1 per yards concesse a partita (301) e n.2 per passing yards concesse (201). Dal punto di vista offensivo raschiano il fondo del barile in tutte le stats tranne le corse, dove sono ottavi, ed è anche il motivo per il quale a mio avviso l’MVP del loro match contro Oakland sarà Miller. Stanno inoltre recuperando due infortunati di lusso come Brian Cushing e Jadeveon Clowney, vitali per il sistema difensivo messo in campo dai tori rosso-blu.

Se dovessimo effettivamente incontrare loro, il focus dovrà essere su Blount e sul nostro gioco di corsa, e sul riuscire a limitare il loro, visto che i numeri ci dicono che non devi perdere troppo tempo a pattugliare le profondità del campo da gioco viste le loro difficoltà nel mettere l’ovale per aria. Il 22 settembre di quest’anno il risultato sul tabellone del Gillette stadium recita 27-0, ed in campo mancavano Brady, Garoppolo e Gronkowski, Osweiler completava solo 24 passaggi sui 41 tentati, e gli ospiti aggiungevano 2 fumbles alla terribile tasferta in new England.

Ecco, scordiamoci in caso di rematch, di assistere ad uno scempio simile nuovamente; quando infliggi un umiliazione così pesante ad un avversario puoi solo stare certo di una cosa, che non ricapiterà, e che anzi probabilmente è tutto l’anno che l’head coach (ex Patriots) Bill O’Brian sogna una vendetta, un occasione per rifarsi, e non potrebbe chiedere di meglio.

Attenti quindi alle insidie che ognuno di questi avversari può presentare, ma attenti soprattutto a noi stessi, a non dormire sugli allori e a non bagnare le nostre polveri durante un bye week dagli effetti molteplici, riposarsi e ricaricarsi sì, curando qualche acciacco, ma intorpidirsi e perdere la fame no, bisogna rimanere sul pezzo.

 

_ Francesco

 

 

Written by francescoc

1 Comment

Giancarlo Boromei

Houston doveva essere e così sarà non dimentichiamoci degli ex col dente avvelenato :Wilfork in campo Crennell defensive coordinator e l’immenso Mike Vrabel allenatore dei LB.
Tutto sommato abbiamo pescato bene e mi farebbe piacere rivedere questi tre con noi.
Stanotte tutti davanti la TV (anche perché dietro non si vede nulla) a tifare Patriots e sebbene la gara non è delle più difficili ricordate che nel football come nello sport in generale non c’è nulla di sicuro.
Ciao a tutti e Go Pats.

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