Eccomi qui, una birra, tante tantissime idee su cosa e su chi scrivere, correndo il rischio di impazzire (peggio della maionese); quando si hanno così tante idee si rischia di prenderle tutte per buone e decidere questa piuttosto che un’altra è un’impresa quasi titanica, la cosa più difficile non è scrivere un buon primo pezzo, ma riuscire a scriverne altri con la stessa intensità  correndo il rischio di rovinare cosa di buono si è fatto in precedenza.
Dopo aver iniziato con (a mio parere) una delle scelte più interessanti, magari non così tanto prolifica dal punto di vista dei risultati, ho deciso di continuare con uno dei simboli dei nostri amati Pats degli anni 80′, anni in cui il motto “vorrei ma … , ci provo ma…. non ci arrivo” ahimè era un autentico marchio di fabbrica.

In una giornata che più invernale non si può a Birmingham, Alabama nacque Andre Tippett; il suo fisico possente (191 cm) lo convince a entrare in un campo da footall, da li in poì l’amor per questo sport diventa via via sempre più forte, ma le sue prestazioni sul campo nelle High school non convincono uniersità di primo piano e decide si dimosare il suo valore all University of Iowa.

Tippett in azione contro Minnesota.

I coaches si accorgono di lui e diventa titolare, le sue prestazioni salgono in maniera esponenziale, diventando 3 volte All-American; la squadra lo segue e diventa il “go to guy” arrivando nel 1982 ad una stagione vincente arrivando alla ribalta del grade pubblico di Pasadena al Rose Bowl.
La sua grandezza si poteva toccare con mano, addirittua contro  Northwestern la difesa da lui capitanata subirà solo 78 yards totali
A dimostrazione della sua efficacia nel 1980 iscrive il suo nome nel libro dei record 20 tackles per una perdita di 153 yards.
La sua forza è quasi imbarazzante per gli standard collegiali così decide di fare il grande salto, vola a New York e dopo un’attesa estenuante sente il suo nome alla 41° scelta assoluta.
Certo non il risultato che si aspettava ma Andre ha una grande etica del lavoro, e dopo un periodo di adattamento comincia a giocare e a macinare gli avversari.
Nelle sue prime stagioni riesce ad ambientarsi molto bene giocando in maniera davvero buona ma la svolta arriva nel 1984; 18.5 sacks, l’anno dopo sono 16.5 diventando il linebacker con più sacks in 2 stagioni consecutive (35).
La sua marcia non si ferma continuando anche nel 1987 dove totalizza 12.5 sacks, il suo strapotere fisico era entusiasmante da vedere, riusciva a rendere semplici giocate quasi impossibili, al momento del suo ritiro nel 1993, aveva fatto 100 sacks in 151 partite era praticamente impossibile da fermare, ha inchiodato al suolo ben 41 quarterbacks, ha ricoperto 18 fumbles e ne ha forzati 17.

Nel 1985 a coronamento delle sue prestazioni venne votato co-miglior difensore dell’anno. Ai play-off ci fù una cavalcata dirompente, battendo avversari come Miami Dolphins e L.A.Raiders che all’epoca erano franchigie ben più blasonate di oggi.
Nonostante la grande stagione compiuta i Patriots pagarono moltissimo la pressione (primo SuperBowl giocato per new england) e poi come se non bastasse Fryar, WR titolare, dopo un litigio con la moglie si ferì ad un dito, insomma la squadra a livello di forma e di intensità di gioco era ottima. ma tutte queste vicissitudini fuori e dentro il campo ( Grogan secondo quarterback fù il titolare dopo una stagione mediocre di Tony Eason) alimentarono un malumore generale, che tradotto al Superbowl contro una delle difese più forti di sempre e uno dei giocatori migliori in assoluto come Walter Payton, si trasformò in una sconfitta bruciante dal risultato di 46-10.
Andre aiutato dal suo straordinario talento continuò a seminare panico negli attacchi avversari e sopratutto sui Quarterbacks della lega, fino al suo ritiro.
Dopo una lunga attesa nel 2008 venne introdotto nella Hall of Fame. Eric Dickerson ha detto di lui : “I think it is about time Andre Tippett is in the Hall Of Fame.”
Ci sono stati e ci saranno garndi giocatori che vestiranno questa maglia ma il 56 l’ha resa leggendaria.
Uno dei giocatori più forti – sicuramente il miglior difensore – che abbiano vestito la maglia dei Patrioti.
Vi lascio con le parole di una persona che lo ha conosciuto e lo ha visto rendere grande i Pats.
Andre Tippett was the most dominant defender the Patriots ever had and one of the greatest ever to play the game“.

Written by francescoc

1 Comment

Luca

Non ho avuto la fortuna di vederlo giocare ma leggendo di lui non posso che dire FENOMENO

Reply

Rispondi a Luca Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *