Vittoria sui Cowboys e cappotto nelle sfide contro la NFC, ci racconta tutto Marco Santagostino.

 

Ciao a tutti e rieccoci qui a raccontare un’altra vittoria, la decima, dei New England Patriots. A farne le spese, questa volta, i Dallas Cowboys. Una partita brutta, a mio modo di vedere, condizionata in larga parte dal meteo inclemente (pioggia a dirotto che, a causa del vento fortissimo, scendeva quasi in orizzontale). Un’altra partita in cui veniamo tenuti in piedi dalla difesa e dove l’attacco fa il minimo sindacale, anche se ci sono spunti per essere ottimisti.

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OFFENSE

Questa partita significava il tanto atteso ritorno di Isaiah Wynn, il nostro primo giro del 2018, finalmente guarito dall’ennesimo infortunio. Pronti via e subito si nota la differenza con chi lo aveva preceduto: si può finalmente correre anche sul lato sinistro della nostra OL e Brady non è più sotto assedio a ogni dropback. Partita sicuramente non perfetta della OL ma va ricordato che davanti aveva una signora DL, che con Lawrence, Quinn e Bennett rappresenta un reparto di tutto rispetto. Alla fine Brady subirà due sacks e 7 QB Hits, ma si tratta di numeri comunque abbastanza accettabili.

Di riflesso alle prestazioni della OL risulta essere buona la partita di Sony Michel (20 portate per 85yds), il quale mette subito in chiaro fin dall’inizio che anche le corse devono essere una fase del gioco con cui la squadra avversaria deve fare i conti. Praticamente nullo il resto del reparto RB, con White, Burkhead e Bolden cercati poco e con risultati scarsi. Una nozione da notare:

  • Rushing yards totali:  New England 101 su 27 portate; Dallas 109 su 26.
  • Rushing yards dello starting RB: Sony Michel 85 su 20 portate; Ezekiel Elliot 86 su 21.
  • Sentimento generale sulla OL: Patriots – un mezzo schifo; Dallas – the best on Earth. (ma i numeri come vedete dicono altro)

Discreta, tutto sommato, la prova di Brady. Aveva a disposizione un solo “pass catcher” che possa essere considerato starter (Edelman) e due rookies: un undrafted (J. Meyers) e un giocatore alla prima vera partita da protagonista dopo l’infortunio (N’keal Harry). Con un tempo del genere, finire 17/37 per 190yds e un TD diventa una stat line su cui stare poco a rimuginare. Sicuramente la sua prestazione è stata colpita in maniera negativa dalle prestazioni dei WR, su cui vorrei soffermarmi in maniera un po’ più approfondita (senza nessuna vena polemica nei confronti di nessuno).

Al momento il nostro reparto ricevitori conta su Edelman, Sanu, Dorsett, Meyers e Harry. Continuo a leggere da più parti che sia un reparto corto, scarso, senza ricevitori degni di questo nome. Ora, Edelman continua ad essere l’MVP uscente del Super Bowl, a essere una macchina da ricezioni quando la palla scotta e ad avere due palle giganti perché, per chi non se ne fosse accorto, gioca con una spalla malconcia.

Sanu è arrivato da un mese a Foxboro dopo aver giocato in un sistema completamente diverso per anni, il talento c’è ed è acclarato, come è forte la voglia di Brady di puntare su di lui. Dorsett è il nostro WR ad aver ricevuto il maggior numero di TD Pass in stagione, è uno “speed demon” e in sostanza un giocatore che fa poche cose, ma fatte molto bene. Meyers si sta rivelando un giocatore su cui fare affidamento nei momenti che contano, e lo ha dimostrato ieri: 4 ricezioni per 74yds, tra cui una ricezione da 32yds dopo vari placcaggi rotti, un 3rd&9 e un 3rd&7 chiusi grazie alle sue ricezioni. Harry è stato l’autore dell’unico TD di giornata, è una montagna con gambe e braccia che ieri ha sofferto l’inesperienza con 3 drop ma che, secondo me, ha tutte le carte in regola per diventare un signor WR. Oltretutto la partita di ieri per un WR è quanto di peggio possa esistere: diluvio e vento forte, palla che quasi mai arriva dove te lo aspetti e che sguscia con una serpe.

Si poteva sicuramente fare meglio ma sono certo che sarà proprio così e in un futuro nemmeno troppo distante.

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DEFENSE

Altra partita immaginifica della nostra difesa. Onestamente, sta diventando complicato essere “originali” nello scrivere questa sezione del game review. La DL ancora una volta fatica un po’ contro le corse, ma a loro difesa avevano davanti una OL mostruosa con un RB altrettanto mostruoso – e in totale hanno concesso 101 rushing yards di squadra.

Partita enorme dei nostri LB, con tutti e tre gli Starter che hanno avuto un ruolo fondamentale nel fermare l’attacco di Dallas che, ricordiamolo, è il migliore della NFL.

Davvero poco da dire anche sui nostri DB, con un Gilmore incredibile nel cancellare completamente dal campo un WR come Amari Cooper. L’unità, seppur orfana di J. McCourty, limita in maniera efficacissima Dak e le sue armi.

In generale le cose che mi hanno impressionato sono state due:

  • La rapidità a rimontare campo e andare a chiudere sull’uomo che aveva ricevuto. Essendo quella dei Patriots una difesa principamente man-to-man, questo risulta essere un compito particolarmente difficoltoso in quanto il difensore in copertura si trova spesso con le spalle rivolte al gioco. I nostro sono stati fenomenali nell’interrompere la copertura e andare a chiudere sul portatore di palla, spesso prevenendo la chiusura del down. A tal proposito…
  • La Third Down Defense: Statistiche alla mano, i Patriots hanno una percentuale di successo nel difendere i terzi down del’81%. Avete capito bene, 4 terzi down su 5 giocati dagli avversari non portano a un successivo primo down. Per fare un paragone, la seconda in classifica in questa statistica sono i 49ers, con una percentuale di successo del 72%. La percentuale dei Patriots, l’anno scorso, era del 62%. Il tutto difendendo a uomo e mandando spesso almeno 5 giocatori in rush sul QB. Fantascienza.

 

Migliore in campo: Stephon Gilmore

Peggiore in Campo: Jake Bailey – forse ci ha abituato troppo bene, ma ieri sera è stato un po’ troppo impreciso.

 

Marco Santagostino@PatriotReign

Written by francescoc

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