Si torna a casa con una vittoria ed un record di 9-1, ci racconta tutto Marco Santagostino.

Dopo un weekend senza football attendevamo tutti con ansia la partita contro gli Eagles: sia perché c’era la curiosità di vedere come stava la squadra dopo il bye, sia perché c’era bisogno di riscatto dopo la sconfitta con i Ravens, sia perché c’era un Super Bowl da vendicare. È stata una di quelle vittorie brutte e sporche, sudate e faticose: quelle che a fine anno, insomma, fanno la differenza vera.

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OFFENSE

Ancora una volta è l’attacco il punto debole (o il freno a mano) di questa squadra. Faticano un po’ tutti ma, a parte un elemento del quale parleremo a breve, nessuno è autore di prove orribili. Semplicemente mediocri in generale, dal playcalling discutibile di McDaniels a Brady e a tutti i suoi compagni di attacco.

Partiamo dalla Linea Offensiva: c’è motivo di gioire. Il “Tornello” (per chi non avesse seguito le puntate precedenti, parliamo di Newhouse) dovrebbe levarsi di torno a partire da settimana prossima. Giocare con un LT del genere è come provare a correre la maratona saltellando su una sola gamba: se sei un fenomeno, ce la fai, ma fai una fatica assurda e cadi in continuazione. Ecco, è esattamente così che ho visto la prova di ieri di Brady e dei runningbacks, continuamente azzoppati dai deficit del Tornello. Il resto della OL ha fatto il suo lavoro, Brady è stato messo spesso sotto pressione ma ricordiamo che dall’altra parte c’era un certo Fletcher Cox che rappresenta l’eccellenza nel suo ruolo.

Brady dal canto suo è stato autore di una prova abbastanza incolore, ha salvato il salvabile ma ha commesso spesso molti errori – avesse finito la partita con un paio di interecetti (forse anche di più) non ci sarebbe stato nulla da dire. Spesso affrettato nello scappare dalla tasca (come ormai siamo abituati a vedere nelle partite in cui inizia a temere la pressione avversaria), è stato di conseguenza affrettato nelle letture e nei lanci, chiudendo con un modestissimo 26/47 per 216yds, 0 TD e 0 INT.

Per quanto riguarda i running backs, è mia modestissma opinione che Rex Burkhead meriti un posto più di primo piano nel gameplan. Le stats dicono che Michel guadagni più yards per portata rispetto a T-Rex, ma la sensazione è quella che Burkhead abbia più “burst” e più agilità nel trovare gli spazi, mentre Michel punti più ad andare dritto per dritto dove la OL dovrebbe aprire un varco: quando questo non c’è, il guadagno è minimo e non si crea altro. Oltrettutto Burkhead è sicuramente più affidabile nel passing game.

Modesta anche la prova dei ricevitori. Edelman si fa perdonare un sanguinosissimo drop in endzone con l’unico di TD pass di squadra di giornata  ma chiude comunque con 5 ricezioni solamente su 10 target per 53yds. Benino Dorsett, che si immola per ricevere il passaggio di Edelman e si ritrova poi fuori per un brutto colpo helmet-to-helmet. Buon esordio per N’keal Harry, con 3 “catch” su 4 target per 18 yds e la sensazione che possa davvero essere quel big target di cui necessitiamo. Impalpabile Sanu dopo una bella prova nei due match precedenti.

L’unico che salvo a tutto tondo è il TE Watson, che ha spesso cavato d’impaccio la squadra con alcune ricezioni in momenti chiave.

Resta il fatto che, per ambire a qualcosa di importante, serva tanto, tanto di più.

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DEFENSE

L’inizio sembrava presagire un’altra serataccia della defense dopo il capitombolo contro Jackson e soci. Invece, dopo i primi due drive dove gli Eagles hanno pressoché fatto quello che volevano, i ragazzi di coach Belichick sono tornati a chiudere a tripla mandata la porta della endzone: va detto che in questo sono stati aiutati da un attacco davvero sterile dei Philadelphia Eagles.

Buonissima la prova della DL, che ha trovato in Shelton e Guy i protagonisti assoluti di giornata: 7 tackles, 1 sack e e un “QB Hit” per il primo, 3 tackle di cui uno for loss e un fumble ricoperto per il secondo.

Ancora una volta bene anche il Chese Vikingovich… scusate, Winovich, che prende parte anche lui al festival delle botte al malcapitato Wentz (che finirà la partita subendo 12 hits e 5 sack). Benino, anche se poco “sollecitati” dall’attacco avversario anche i Linebackers, dove l’unico chiamato molteplici volte in causa è stato Kyle Van Noy, che va chiudere con 5 tackle e un sack.

Ma il vero punto forte della difesa in questa partita, ancora una volta, è stata la secondaria. Nonostante il gran numero di ricezioni concesso ai TE avversari (12 in tutto, 9 per Ertz e 3 per Goedert), sia le safety che i CB hanno disputato una prova maiuscola. In particolare, vorrei portare l’attenzione su Terrance Brooks: arrivato in estate, era visto dai più come un giocatore adatto a poco più che gli special teams. A tutti gli effetti ha rimpiazzato Chung, e anche ieri ha potato a casa una prova maiuscola con un paio di interventi davvero provvidenziali. Benissimo anche i due McCourty (nonostante l’avvio choc di Jason) e Jackson. Peccato per Jones, che è andato ad un passo dalla giocata difensiva dell’anno con quella palla strappata un secondo in ritardo dalle mani dell’avversario. Su Gilmore non credo serva dire più nulla.

Resta il fatto che la difesa è il vero punto forte di questa squadra e, per ora, il destino delle nostre partite passa dalle loro prestazioni.

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SPECIAL TEAMS

Un capitolo a parte lo vorrei dedicare al migliore in campo di ieri: Jake Bailey. È dal training camp che se ne sente parlare e, ragazzi, questo è veramente un’arma aggiunta. Su 8 punt calciati, 6 sono finiti nelle 20 yds degli Eagles. Chiude la partita con 47.6 yds per punt, e in una serata ventosa come ieri questi dati sono incredibili.

Un plauso anche a Folk, preciso quando chiamato in causa.

UN APPELLO FINALE

Caro McDaniels, potresti gentilmente smettere di chiamare corse sui terzi down? Non abbiamo nè il RB ne la OL in grado di farci chiudere un terzo e sette correndo. Ah, anche quei quintupli screen con finta a destra, sinistra, in mezzo, la DL che si ingroppa Brady che non sa cosa fare e tira il pallone fra i piedi di Michel si potrebbero evitare? La sensazione è che tanti drive siano finiti per colpa di chiamate non proprio azzeccate, e che forse (ma questa è una cosa già vista in passato) si tenda a rimanere troppo attaccati al Gameplan anche quando questo non sembra funzionare.

Migliore in campo: Jake Bailey

Peggiore in campo: il Tornello

Marco Santagostino@PatriotReign

Written by francescoc

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