La presentazione della difficile trasferta di Chicago a cura di Roberto ed Andrea.

Interrotta la streak dei Chiefs ci aspetta una trasferta piuttosto frizzantina nella “Windy City”. Faremo visita ai Chicago Bears! Tanto per cambiare (…) i nostri avversari si sono lanciati in proclami e saranno agguerriti più che mai. Con idee piuttosto chiare e pronti a sfoderare prestazioni da Super Bwol, Mack (forse) e compagni, vorranno rifarsi della sconfitta patita a Miami per mano dei Dolphins sette giorni fa.

Da quella partita dovremmo trarre spunto per capire come colpire al meglio una difesa che pare essere il punto forte della squadra di coach Nagy. Torniamo al Soldier Field dopo quattro anni e l’ultima volta fu una partita da 50-burgers, ovvero un roboante 51-23 (38-7 all’intervallo). Di quella partita si ricorda anche il tragicomico infortunio di Lamarr Houston, il quale si ruppe il ginocchio esultando per un sack su Jimmy Garoppolo in pieno garbage time. Ma torniamo ai giorni nostri e vediamo come stanno i nostri due reparti, attacco e difesa.

 

OFFENSE:

Partendo dall’injury report, annotiamo come sicuramente, questa domenica, mancherà una pedina fondamentale quale Marcus Cannon, OUT per una concussion. Per il resto, la truppa sarà al completo. Rispetto a 7 giorni fa, affrontiamo tutt’altra difesa. Infatti Chicago è la 3° della lega e abbiamo visto quanta fatica si è fatta quando siamo andati a giocare contro una difesa ostica (Jacksonville vi dice nulla?). Va detto che però, tra i Patriots visti contro Jacksonville e quelli visti 7 giorni fa contro KC c’è un abisso, almeno in attacco e che Chicago, nonostante sia la 3° difesa della lega, contro Miami non abbia passato un bel pomeriggio, tutt’altro.

Trevathan e soci concedono 260.4 yds su passaggio a partita e che li colloca al 16° posto in lega. Sulle corse molto meglio, 83.4 yards a partita e quarti assoluti. La somma è semplice e aggiungiamo anche che punti subiti (96), parliamo della seconda miglior difesa (Ravens primi a quota 77). Sarà fondamentale sfruttare il dinamico duo, James White e Sony Michel che mediamente corrono per 123 yards a partita. I sacks potrebbero essere un favore determinante. Chicago attualmente è a quota diciotto dopo cinque partite e noi ne abbiamo concessi soltanto otto in sei. Chiudiamo l’area statistica aggiungendo che i Bears sono secondi sia per intercetti messi a segno (10) che per fumble forzati (9, di cui 4 ricoperti). Occhio però a sfidare Brady a suon di blitz. Tom infatti, nella speciale classifica del rating sotto pressione si colloca al primo posto (ma dai?) con un valore pazzesco di 139.7. Tuttavia, con gente come Trevathan, Hicks (percentuale di run stop 19,7, numero uno della lega) Mack, Roquan Smith (1st round pick 2018 in casa Bears) nel front seven e Amukamara e Fuller nel backfield bisognerà prestare attenzione per tutti e 60’ di gioco effettivi. Vista la loro forza nel front seven come matchup non possiamo andare a sostenere il nostro LaAdrian Waddle!

Matchup Chiave:

LaAdrian Waddle vs. Khalil Mack. (SE GIOCA)

Rob Gronkowski vs. Roquan Smith (IN ALTERNATIVA)

 

DEFENSE:

Ok, prendiamo quanto di buono si è visto contro KC. In due parole, Dont’a Hightower. Un “varano” di 191 cm che probabilmente ha perso rapidità nell’ultimo anno ma ha guadagnato in forza e in intelligenza sportiva. Dopo averlo visto in difficoltà nelle prime settimane, il buon “Dontarone” ha intrapreso la via della ripresa in maniera definitiva. Per il resto, ok 40 punti contro un attacco monstre come quello di Mahomes e compagni fanno storcere il naso, uniti a troppe disattenzioni e troppi matchup persi.

L’attacco di Chicago (il 19 esimo della nazione) sicuramente è meno spaventoso di KC ma ha giocatori interessanti. Anche loro hanno un duo nel backfield, Jordan Howard e Tarik Cohen, che si dividono le portate (parliamo di un 75/25 ma Cohen è il terzo per ricezioni dietro soltanto a Taylor Gabriel e Allen Robinson). In totale Chicago, corre per 130 yards a partita e Trubisky (2nd overall assoluto al draft 2017 dietro a Myles Garrett) lancia per 236.2 yards a partita, con un buon 70 % di completi, 11 td e solo 4 intercetti. Tenendo d’occhio il tight end Trey Burton che evoca pessimi ricordi per i nostri colori e ai WR Taylor Gabriel e Allen Robinson, cercheremo di vincere la partita sulla line of scrimmage.

La pressione infatti sarà un fattore fondamentale. Quando portiamo pressione in maniera soddisfacente infatti, il rating del quarterback scende a 41.7, il che ci porta al 3° posto assoluto. Senza pressione invece il rating decolla fino ad arrivare a 116.9 (rating che ci fa crollare al 28 posto). Anche questa settimana quindi giochiamoci la carta della D-Line. Flowers, Clayborn e Shelton dovranno collaborare per farci vincere la partita.

Matchup Chiave:

DL vs OL

 

 

Il FOCUS di Andrea

Dopo il filotto di vittorie casalinghe riprendiamo l’aereo con rotta sulla windy city. Ci aspetteranno degli agguerriti Bears ancora sanguinanti dalla sconfitta subita all’overtime contro Miami, mentre una vittoria contro i Dolphins avrebbe significato il primo posto nella NFC North davanti alle più quotate Green Bay e Minnesota.

Chicago può rivelarsi davvero un difficile ostacolo da qui alla bye week, primo perché giochiamo in trasferta, secondo perchè affrontiamo una delle top difese della lega e per ultimo, il nuovo Head Coach Matt Nagy è l’ex offensive coordinator dei Chiefs, che in week 1-2017 tanto ci ha fatto penare.

La difesa è sotto il comando di Vic Fangio, defensive coordinator dal 2015, che si ritrova tanto potenziale da allenare. La schema base è una 3-4 con un incredibile corpo di linebackers guidato dalla stella ex Raiders Kalil Mack (in dubbio per domenica), Danny Travathan e due primi giri come Roquan Smith e Leonard Floyd. Di fatto la quarta difesa per punti subiti (19,2 per game), ma soprattutto sempre la quarta difesa per yards concesse su corse, solamente 83,4 yds/game. Oltre ai sopracitati linebackers gran parte del merito deriva dai defensive tackles ed in particolare da una nostra ex conoscenza, Akiem Hicks, (patriots nel 2015).

Come rileva pro football focus Hicks attualmente ha il più alto grade proprio in run defense.

Lo reputo un interessante aspetto da tenere in considerazione visto le crescenti prestazioni del nostro Sony Michel, circa 300 yards 4 td e tante portate nelle ultime 3 partite.

Hicks #96, dopo una vicenda complicata sul suo reclutamento da parte di LSU finisce a Regina in Canada e viene scelto nel Draft del 2012 dai New Orleans Saints. Con l’inserimento nei Bears e con gli anni della maturità le prestazioni contro le corse sono in netto miglioramento come dimostrato dai grade. Quest’anno è presente circa nel 70% degli snaps difensivi e come allineamento lo vedremo spesso di fronte a Mason (sua spalla destra) in “3-tech” con possibili raddoppi portati da parte di Andrews. Ricorrenti le situazioni di nickel coverage con la presenza in linea dei 2 defensive tackles e dei 2 linebackers in rush.

Ad oggi, i runningback che corrono verso la guardia destra portano a casa 4,9 yards mentre il guadagno scende a 3,8 yards contro i Bears. Quindi un bel test per il nostro Super Sony.

Roberto Bigi/Andrea Casiraghi@PatriotReign

Written by francescoc